Marco Monaco

La due giorni in nome di Ribot, il cavallo del secolo, è terminata e la città di Pisa può sentirsi veramente soddisfatta. Istituzioni pubbliche, privati e appassionati hanno dato vita a un evento unico nel suo genere, veramente significativo per il mondo dell’ippica. Lo sport, la cultura, l’ambiente e la tradizione si sono fuse in questa kermesse, offrendo moltissimi spunti. A 70 anni dalla sua nascita ancora una volta Ribot ha fatto il miracolo: parlare delle sue gesta sportive, in un momento così difficile per il mondo intero, ha donato ai presenti nella Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti, a Pisa, divertimento e serenità almeno per qualche ora.

Sabato pomeriggio, nella prestigiosa sala del Comune di Pisa la celebrazione ha visto la presenza delle più alte cariche istituzionali e di quelle del settore ippico. Presenti il presidente della Regione Eugenio Giani, il direttore generale del Ministero delle Politiche agricole Oreste Gerini, il presidente degli allevatori Italiani purosangue Stefano Luciani, il sindaco di Pisa Michele Conti e molte altre autorità locali.

Gli intervenuti hanno fornito un eccellente contributo, ognuno con un taglio personale ma sempre con ammirazione e massimo rispetto verso quel cavallo che rappresenta tutta la singolarità italiana. A noi piace ricordare quello del dottor Stefano Hunyady, rappresentante della scuderia Dormello Olgiata, nipote del marchese Mario Incisa della Rocchetta, proprietario di Ribot. Poche parole le sue, ma cariche di significato ed emozione in ricordo del cavallo invincibile. Alla fine dei lavori Hunyady ha donato la giubba della scuderia di Ribot al Comune di Pisa.

Durante il convegno nella Sala delle Baleari (Michele Conti/Facebook)

Importanti sono state anche le testimonianze di chi crede e lavora per il futuro dell’ippica. Sara Del Fabbro, Lorenzo Lazzeri, Francesco Del Francia, ognuno a suo modo hanno dimostrato che l’ippica italiana è viva e può tornare ai fasti di Ribot. Tutti dobbiamo crederci, tutti dobbiamo remare dalla stessa parte.

Domenica, all’ippodromo di San Rossore (Pisa), è continuata la festa. Il “Ribot Day” non ha tradito le aspettative e le migliaia di persone intervenute hanno goduto di un bellissimo e assolato pomeriggio. I tanti cavalli iscritti al programma ufficiale, i fantini e la sfilata in costume del Gioco del Ponte preparata dai “Satiri” hanno piacevolmente allietato il pubblico. La qualità delle corse ha permesso all’appassionato-scommettitore un sano e puro divertimento, perché una piccola scommessa, ogni tanto, fa soltanto bene al cuore…

La Ribot Cup, competizione per giovani fantini organizzata dalla Società Alfea, è stata vinta da Laura Pearson (foto in alto), promettente fantina inglese che si è aggiudicata due prove su tre. I portacolori italiani sono stati decisamente sfortunati, ma potranno rifarsi già alla prossima edizione. La corsa dedicata a Ribot è stata vinta dal Cavallo “Hold on” con Claudio Colombi in sella, proprietario Razza Latina che ne è anche l’allenatore.

Una due giorni all’insegna della magia, con la speranza che se ne continui a parlare anche in altre sedi, perché non ci può essere Italia senza ippica.

Marco Monaco

Stefano Hunyady consegna la giubba della scuderia Dormello Olgiata al sindaco di Pisa (Michele Conti/Facebook)

 

L’arrivo della sesta corsa “70° di Ribot” (Ippodromo di San Rossore)
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Libero professionista Consulente aziendale per l'organizzazione ed il marketing. Medaglia d'oro Avis - donatore di sangue. Presidente di Promosferae Ass.ne Promozione Sociale, organizzazione no profit che si occupa di cultura, sociale, formazione, ambiente. Giornalista per passione.

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