Tommaso Giacomelli

Riparte il campionato della Fiorentina, al cospetto della Roma di Josè Mourinho e di fronte al caldo pubblico dell’Olimpico dopo oltre 500 giorni di silenzio sugli spalti. In attesa di risolvere le ultime controversie di mercato, la Fiorentina di giallo vestita e guidata da Vincenzo Italiano sulla panchina, ha fatto vedere molte cose positive, nonostante una sconfitta per 3 a 1.

Il calcio dell’ex tecnico dello Spezia è composto da intensità, fraseggi veloci, ampiezza di campo che lo rendono propositivo e a tratti sfrontato. Nonostante l’inferiorità numerica della Viola, a causa di una scellerata uscita di Dragowski su Abraham dopo appena 15 minuti, gli uomini di Italiano hanno saputo tenere il campo con personalità e qualità. Anche dopo lo svantaggio a firma di Mkhitaryan, i gigliati hanno creato non pochi grattacapi a Mourinho. Nel primo tempo, Bonaventura ha suonato la carica con una grande azione, respinta da un ottimo Rui Patricio. Quella è stata la scintilla per riaccendere le speranze Viola.

Nella ripresa, ristabilita la parità numerica per l’espulsione di Zaniolo, la Fiorentina ha sfiorato il pareggio con Vlahovic e Pulgar, prima di andare in rete con Milenkovic. La situazione di parità è durata soltanto quattro minuti, prima di venire colpiti in contropiede della Roma con la rete del solito Veretout. Lo stesso francese – ex Fiorentina – ha chiuso il match sul 3 a 1 con una doppietta personale, grazie a un grande inserimento su lancio in verticale di Shomurodov.

Con Italiano la Fiorentina è tornata alla difesa a quattro dopo molti anni, e qualcosa deve essere ancora registrato, specialmente quando si adotta la tattica del fuorigioco. Due gol della Roma nascono proprio su fuorigioco falliti per pochi centimetri. C’è ancora da lavorare, ovviamente, soprattutto sulla fase difensiva e sulle uscite da libero dei portieri, ma in poche settimane Italiano è stato in grado di dare un’impronta e una mentalità vera a una squadra che nelle ultime stagioni è stata dir poco impacciata.

A parte Nico Gonzales (ottima la sua partita) e Maleh (altro innesto interessante), il resto della formazione era quella dell’anno scorso, ma con risultati diversi. Pulgar ha fatto un’ottima partita per più di un’ora, salvo spegnersi una volta incappato nel grave errore di perdere un pallone che ha dato il là al raddoppio della Roma, stesso discorso per Biraghi (adesso capitano Viola). Le potenzialità per divertirsi e per vedere una bella stagione ci sono tutti, aspettando gli ultimi botti di mercato che possano rendere la Fiorentina ancora più competitiva e ambiziosa.

 

Foto: ACF Fiorentina (Facebook)

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