= Andrea Cosimi

Un Pisa che sta per intraprendere un nuovo ciclo quello che, giorno dopo giorno, prende forma. Se ne sono andati tra gli altri, e peraltro tutti in serie B alle dirette concorrenti, Gori, Lisi, Mazzitelli e Vido. Sembra che l’addio a Marconi, prossimo alla sentenza definitiva del Coni prevista per la prossima settimana, sia ad un passo, destinazione Alessandria. Importanti, anche se non hanno mai disputato la serie B, gli arrivi di Hermansson e Lucca, interessanti i profili di Tourè e Santoro, da scoprire Ubaldi, Piccinini e Sussi, mentre Nicolas, Beruatto e Berra la serie cadetta la conoscono.

Chiellini ha parlato di ancora tre-quattro acquisti prima di poter definire la rosa completa. E ha detto sicuramente una cosa giusta, anche se eventuali ulteriori uscite andrebbero compensate con altrettanti arrivi. Si vocifera infatti di una trattativa che porterebbe anche Beghetto a lasciare il neroazzurro, quel Beghetto che la stagione passata ha deluso ma che sembrava confermato: Lucca, sul quale la Società ovviamente punta molto, andrà sicuramente sfruttato per le sue doti aeree, occorreranno dunque cross ben fatti e frequenti. Certo caricare su di lui tutto il peso dell’attacco può essere un rischio, per questo voglio credere che colui che prenderà il posto del partente Marconi garantisca sulla carta la stessa capacità realizzativa e lo stesso consolidato adattamento alla serie cadetta.

Insomma è un Pisa in costruzione a tre settimane dall’inizio del campionato, di quel campionato che qualcuno ha definito “un inferno” per la mai vista feroce determinazione di tutte le partecipanti a puntare in alto. Effettivamente le operazioni ufficiali fino ad ora avvenute confermano che nessuna società ha un profilo basso, persino quelle che la stagione passata hanno soggiornato stabilmente nella parte destra della graduatoria sono improvvisamente diventate tutte ambiziose, dal Vicenza alla Cremonese, dall’Ascoli alla Reggina… senza dimenticare le neopromosse, in primis il Como.

L’eliminazione della Romania dalle Olimpiadi permetterà forse a breve di capire se Marin, al centro di tanti articoli e voci di mercato, rimarrà o meno. Il Pisa è dunque fatto più o meno al sessanta per cento, ma è auspicabile augurarsi che coloro che arriveranno siano giocatori che la B la conoscono bene: e prima arrivano prima avranno la possibilità di inserirsi nel gruppo, quel gruppo che è sempre stata la forza trainante dei successi degli ultimi tre anni e che ora, rivoluzionato, è chiamato a confermarsi tale per una ulteriore permanenza in serie B.

 

Foto: Pisa SC

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