Il Comune di Cascina (Pisa) amplia la rete di telecamere contro l’abbandono di rifiuti. Novanta dispositivi elettronici si aggiungeranno ai sei già installati nelle ultime settimane. Con un elegante gioco di parole l’amministrazione comunale parla di “fotocamere anti-furbetti“. Ci permettiamo di dissentire: non sono furbetti quegli incivili che, fregandosene del buon senso e delle regole, insozzano il territorio abbandonando ogni genere di rifiuti. Sono dei delinquenti di cui sarebbe utile conoscere generalità e volti, altro che tutela della privacy. Ben venga questo intervento dell’amministrazione comunale, cui ci auguriamo ne seguano altri, perché novanta telecamere, anche se sembrano tante, in un territorio così vasto come quello di Cascina sono poche.

“Voltiamo pagina rispetto al passato – commenta il sindaco, Michelangelo Betti -. L’allestimento di una rete così capillare ci consentirà di controllare tutti i punti più delicati del nostro territorio e ci permetterà, finalmente, di poter sanzionare comportamenti non corretti e far crescere, qualitativamente e quantitativamente, la raccolta differenziata”.

Il progetto comporta una spese di poco più di 60mila euro, con contributi erogati dall’Ato (Ambito territoriale ottimale) grazie a risorse assegnate dalla Regione Toscana e con una compartecipazione comunale.

L’assessore all’ambiente, Paolo Cipolli, spiega che il Comune di Cascina “è tra i 25 ‘premiati’ nell’ambito territoriale della Costa Toscana. Abbiamo presentato il progetto a giugno e il risultato è già arrivato. Ora abbiamo tempo fino al 31 dicembre per realizzare la rete di fotocamere. Se ci dovessero essere difficoltà o rallentamenti, avremo a disposizione l’inizio del 2022 per ultimare l’intervento. Auspichiamo che questo importante intervento possa incentivare la collaborazione della cittadinanza nello smaltimento dei rifiuti”.

A nostro parere servirebbe anche uno sforzo in più a livello educativo, specie tra i giovani, per aumentare il senso civico, il rispetto dell’ambiente e la cura del territorio. E, come avevamo già scritto un anno fa, una maggiore cura dei dettagli: più cestini per le deiezioni dei cani (da svuotare regolarmente), incrementare i passaggi per la pulizia delle strade, maggiore responsabilizzazione dei cittadini (ad esempio premiando, in qualche modo, chi aiuta il Comune a tenere pulire le strade e le piazze). Tante piccole cose per rendere pulito e dignitoso il territorio dove si vive. E poi, perché no, anche fiori e piante, per allietare la vista e comunicare bellezza, una delle migliori armi contro il degrado.

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