Fra le tante opere trafugate dai soldati tedeschi durante la Seconda guerra mondiale c’era anche uno strappo di affresco rinascimentale di Benozzo Gozzoli (1421-1497), portato via dal Camposanto Monumentale di Pisa. Fortunatamente è stato trovato e riportato nella sede naturale dove era rimasto per secoli, prima della razzia. La restituzione è avvenuta l’11 giugno, con il maggiore Francesco Provenza, comandante del nucleo carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale di Monza, che l’ha simbolicamente riconsegnato nelle mani di Pierfrancesco Pacini, presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, che gestisce i tesori di piazza Duomo.

Le indagini, partite nel 2020, hanno permesso di verificare che il bene, non presente nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il database delle opere d’arte rubate nel mondo, sarebbe stato trafugato nel 1944, probabilmente durante i lavori di ristrutturazione del Camposanto di Pisa a seguito del bombardamento dell’aviazione americana del 27 luglio 1944. Portato fuori dall’Italia illecitamente, negli anni Novanta un cittadino lombardo lo aveva acquistato da un antiquario inglese. Fondamentale, per il buon esito dell’operazione, è stata la collaborazione con i funzionari archeologi della direzione dell’ente pisano e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno: si è stabilito, con esattezza, che gli affreschi provenivano dal Camposanto.

Il recupero di questa opera d’arte rientra nella stessa indagine che ha permesso, lo scorso 18 maggio 2021, di restituire tre strappi di affresco al Parco Archeologico di Pompei.

 

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