Vi raccontiamo una storia molto particolare, quella di un paesino che dopo secoli di esistenza tranquilla è diventato famoso quando è stato sommerso dalle acque di un invaso di una centrale idroelettrica. La storia di Fabbriche di Careggine, paese di circa duecento anime, scomparso nel 1947 quando fu inaugurata la centrale di Vagli e riemerso per quattro volte quando l’invaso è stato svuotato per interventi di manutenzione è conosciuta in Italia e nel mondo.

L’ultima volta che tornò alla luce, nel 1994, furono quasi un milione i turisti a visitarlo, giungendo fin dall’Australia. La nuova riemersione, prevista per quest’estate, è stata rinviata al 2022 causa pandemia ma cogliamo l’occasione per raccontarvi quello che non molti sanno, ovvero la straordinaria storia del villaggio prima che finisse sotto le acque del Lago di Vagli. Una storia nata da un gruppo di fabbri della provincia di Brescia costretti a fuggire dalle proprie terre da un despota sanguinario che hanno dato origine a sette secoli di alti e bassi legati all’industria estrattiva e la passione per il ferro. Una storia infinita che speriamo di approfondire la prossima estate, quando le case e la chiesa di Fabbriche di Careggine torneranno di nuovo a vedere il sole.
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