Andrea Cosimi

Se normalmente è giusto muovere critiche costruttive quando è il caso e fare disamine tecnico tattiche, il giorno dopo Pisa-Lecce c’è da dire ben poco. O forse c’è da dire anche troppo. In un campionato nel quale siamo stati ripetutamente penalizzati dalle decisioni arbitrali, ciò che è avvenuto ieri è la classica goccia che fa traboccare il vaso, ora basta!

Avevamo dovuto digerire i torti lapalissiani nelle due partite con la Cremonese, in quella con l’Entella, oltre a troppo frequenti decisioni a nostro sfavore in diverse altre partite, nel contempo mai annotando un errore a nostro favore (a smentire i soloni che dicono che a fine campionato tutto si riequilibra), ma il rigore non dato dal signor Livio Marinelli della sezione di Tivoli con inevitabile conseguente espulsione di Maggio è troppo solare per essere taciuto. Con l’aggravante di una immediata e solerte espulsione per Mister D’Angelo e il rigore decisivo poi concesso ai salentini, molto meno evidente di quello non dato al Pisa ma prontamente fischiato.

Stavolta non è proprio il caso di continuare a sopportare in silenzio: il Pisa annota un altro torto pesantissimo e suonano del tutto stonati commenti eventuali sulla disposizione degli uomini in campo o sulla forma di alcuni di essi, sa tanto di esercizio di sapienza calcistica a tutti i costi al quale io oggi non mi adeguo. Auspico che l’Ufficio Inchieste approfondisca se dietro questa direzione arbitrale possa esserci qualcosa, e mi rasserenerò, ma non troppo, se mi verrà confermato che trattasi solo di errori arbitrali. Perché a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina: i Neroazzurri sono ripetutamente caduti nell’area avversaria questa stagione, e non certo perché sono dei tuffatori, ma il Pisa è la squadra che ha avuto meno rigori a favore.

Ci vuole rispetto non solo per una Piazza tra le più passionali e numerose della serie B, ma anche per chi ci mette i soldi, progettualità ed energie. Costretti dunque in questa terra di mezzo da ripetuti infelici arbitraggi senza i quali, nonostante alcune nostre pause, avremmo potuto stazionare stabilmente nella parte sinistra della classifica, con invariati otto punti di vantaggio sul quintultimo posto, adesso è il momento di alzare l’attenzione sulla designazione e l’operato delle terne arbitrali, in particolare nelle prossime due partite.

Lunedì prossimo si va a Verona contro il Chievo, realtà che “conta” da sempre nel Palazzo e che vuole a tutti i costi un piazzamento playoff. Sarà anche la partita di Marconi e di Obi, di quella singolare accusa poi rivelatasi ovviamente infondata ma per la quale i clivensi non mollano. Il sabato successivo arriverà a Pisa il Cosenza e anche in quel caso massima attenzione. Vanno pretese due direzioni arbitrali con i fiocchi e nessuna tolleranza per ulteriori errori che penalizzino il percorso finale che deve certificare la nostra permanenza in B ed un eventuale ingresso all’ultimo tuffo nei playoff.

E una volta, almeno una volta, spero che capiti anche a noi di vincere una partita senza meritarlo grazie ad un favore arbitrale, cosa mai avvenuta dalla notte dei tempi. Siamo veramente stufi, è tempo di urlare e di pretendere.

Risultati

Pordenone-Entella 3-0
Ascoli-Vicenza 2-1
Pisa-Lecce 0-1
Cosenza-Cremonese 0-1
Monza-Pescara 1-1
Cittadella-Reggina 1-1
Reggiana-Brescia 2-2
Spal-Venezia 1-1
Salernitana-Frosinone 1-0
Empoli-Chievo non disputata

Classifica

59 – Empoli (due partite in meno)
58 – Lecce
54 – Salernitana
52 – Monza
50 – Venezia
47 – Spal
46 – Cittadella
45 – Chievo (una partita in meno)
43 – Brescia
41 – Vicenza e Reggina
40 – Pisa (una partita in meno)
39 – Cremonese (una partita in meno) e Frosinone
37 – Pordenone (una partita in meno)
32 – Cosenza
31 – Ascoli e Reggiana
27 – Pescara
22 – Entella

Prossimo turno

Reggiana-Empoli
Entella-Salernitana
Cremonese-Pordenone
Ascoli-Monza
Brescia-Pescara
Lecce-Spal
Frosinone-Cittadella
Reggina-Vicenza
Venezia-Cosenza
Chievo-Pisa

Foto: Gabriele Masotti

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