Tommaso Giacomelli

C’era bisogno di punti per recuperare serenità, c’era necessità di una vittoria per allontanarsi dalla zona pericolosa della classica e, infine, c’era la voglia di riscattare lo smacco dell’andata, quando il gol di Improta aveva permesso al Benevento di espugnare l’Artemio Franchi di Firenze. La Fiorentina ce l’ha fatta, imponendosi con merito per 4 a 1, in quella che forse poteva essere la partita più importante dell’anno. Nessun passo falso quindi, anche se alla vigilia più di qualcuno si era preoccupato.

Agli onori della cronaca è balzato Dusan Vlahovic, l’attaccante di Belgrado, classe 2000, capace di realizzare una tripletta nei primi quarantacinque minuti. L’ultimo a riuscirci in maglia Viola fu Kurt Hamrin, l’uccellino, nel lontano 1964. Piccolo vanto per un ragazzo che in questa stagione è cresciuto moltissimo, come dimostrano i 12 gol realizzati finora. Un bottino che può ancora crescere e arricchirsi di altre perle, come il terzo gol rifilato ai giallorossi, un sinistro d’autore da fuori area che ha fatto impazzire tutti quanti. Grande merito di questa esplosione va a Prandelli, che ha creduto in lui fin dal primo momento e che adesso viene ripagato con dei gol pesantissimi.

Stesso discorso vale per Valentin Eysseric, un elemento che deve al tecnico di Orzinuovi una rinascita inaspettata. Il numero 92 ha giocato una partita eccezionale contro il Benevento, prima dedicandosi con sacrificio alla copertura, poi divincolandosi in azioni offensive che lo hanno portato alla rete in pallonetto, che ha chiuso definitivamente la sfida del Ciro Vigorito.

Monumentale anche la prestazione di Ribery, che non ha sbagliato un singolo pallone. Le sue giocate sono state essenziali per costruire tutte le azioni da gol dei Viola, dai suoi piedi fatati è scattata la magia che ha tranquillizzato il gruppo e ha permesso di vincere una gara importante. Ma non tutte sono rose e fiori, in difesa si sono visti i soliti problemi cronici, che però stavolta non hanno causato troppi guai, anche per demerito del Benevento.

La missione salvezza non è di certo terminata, ma questa boccata di ossigeno fa respirare un ambiente stressato, che tuttavia adesso potrà concentrarsi con più calma alle prossime gare, che vedranno la Fiorentina fronteggiare prima il Milan e poi il Genoa. Ancora undici giornate di passione prima di dire addio a un’annata sicuramente travagliata.

Tommaso Giacomelli


Foto: Acf Fiorentina (Facebook)

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