Tommaso Giacomelli

Alla vigilia di Fiorentina–Inter qualcuno aveva osato invocare il fuoco sacro visto nella vittoriosa trasferta di Torino contro la Juventus, prima dello scorso Natale. In effetti, serviva un miracolo – o qualcosa di simile – per sperare di portare a casa la posta piena contro la squadra di Antonio Conte, viste soprattutto le assenze per squalifiche e infortuni di pezzi da novanta come: Milenkovic, Castrovilli e Ribery. Quindi, date le premesse non vi è da stupirsi, se alla fine la Viola in piena emergenza ha perso per 2 a 0 al cospetto di Lukaku e compagni. Tuttavia, quello che si è visto al Franchi non è stato proprio tutto da buttare.

Nel complesso il primo tempo degli uomini di Prandelli è stato positivo. Sul piano del gioco la squadra gigliata ha orchestrato 45’ di grande ordine, compattezza e a tratti qualità, con alcuni singoli in luce: Bonaventura e Dragowski su tutti. Il centrocampista ex Milan è stato una spina nel fianco per i nerazzurri, sicuramente il più pericoloso dei Viola, sia in fase di costruzione che di conclusione – spettacolare la traversa dopo un potente destro -. Il portiere polacco, invece, si è confermato ancora come uno degli estremi difensori più talentuosi del campionato, sfoderando parate da cineteca come quella su Barella dopo pochi minuti. Nonostante l’abnegazione, la Fiorentina ha chiuso la prima frazione di gioco in svantaggio di una rete, a firma del solito Barella con una splendida conclusione da fuori area.

Nel secondo tempo, invece, si sono visti soprattutto gli aspetti negativi di questa squadra. Eysseric, scelto per sostituire Ribery, ha dimostrato ancora una volta la sua inadeguatezza al campionato italiano. Al francese non mancano le doti tecniche, ma il ritmo e la dinamicità. Negative anche le prestazioni dei due esterni Venuti e Biraghi, incapaci di controllare le rispettive corsie, lasciando troppo campo alle scorribande di Perisic e Hakimi. Male anche Igor, che sul gol del raddoppio si perde proprio l’indiavolato Hakimi, abile nel servire a centro area l’accorrente Perisic. Dopo il gol del due a zero la Fiorentina ha alzato quasi bandiera bianca, mente il centrale difensivo brasiliano si è lasciato andare alla confusione, sbagliando quasi tutto.

Negli ultimi venti minuti si sono potuti vedere i recenti acquisti del mercato di riparazione: Kokorin e Malcuit. Se per il russo si può dire poco o niente, per l’ex Napoli si può spendere qualche parola in più. Infatti, nei pochi istanti a disposizione ha esibito una buona gamba, candidandosi come un’interessante risorsa per il proseguo della stagione. Chiosa finale sui subentrati Kouame e Pulgar: il primo nonostante 45’ minuti a disposizione non ha inciso, confermando quanto di negativo visto finora in maglia Viola, mente il cileno in 20’ è stato abile nel procurarsi solamente un giallo. Due acquisti onerosi dell’ultimo anno e mezzo di mercato a cura di Daniele Pradè, simboli del fallimento della peggior gestione sportiva degli ultimi quindici anni.

Tommaso Giacomelli

Foto: Acf Fiorentina (Facebook)

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