Ognuno ha un posto del cuore. Il mio è il parco della Cittadella, a Pisa, dove ho trascorso tanti momenti felici dell’infanzia. Giochi spensierati, ghiaccioli, tiri al pallone, il mitico “quindici” con i gol da segnare al volo (un punto con un tiro normale, due di testa, quattro se colpito di tacco) e il portiere che veniva eliminato quando arrivava a zero. Poi il pattinaggio (che per me voleva dire solo guardare), il fresco del verdissimo Parco Robinson, con la sua splendida casetta di legno e gli altri giochi per bimbi; i due vagoni del treno “parcheggiati” vicino alle mura antiche, le partite dei “grandi” guardate con ammirazione, i rimproveri bonari di Gastone, Pagano, Barandoni e degli altri adulti che vigilavano sul parco; le via crucis celebrate dall’indimenticato padre Renzo Spadoni, che più di tutti si era battuto per animare quel posto, riempirlo di vita, di giochi e di sano passatempo anche per gli anziani.

Se ripenso a quegli anni alla Cittadella rivedo tutta la vita concentrata in un posto: gioie, speranze, amarezze e tristezze. Queste ultime diventano soprattutto angoscia e profondo senso di vuoto guardando lo stato di grave abbandono in cui è ridotto, ormai da tempo, quel bellissimo angolo di Pisa. Perché, viene da chiedersi, non gli si dà una sistemata restituendolo alla città? Perché tenerlo in quello stato di incredibile degrado quando potrebbe tornare a essere un bellissimo luogo dove far stare i bambini, i ragazzi e le persone più in là con l’età? A volte i sogni si avverano, così ho sempre sperato – e continuo a sperare – che lo scempio di questi ultimi anni possa finire e che la Cittadella torni a essere com’era una volta, anzi ancora più bella.

Un compagno di giochi di quegli anni indimenticabili di recente mi ha contattato su Facebook per chiedermi di tornare sull’argomento, dopo l’articolo che avevo scritto qualche anno fa. Gli ho risposto “volentieri”, poi è passato qualche giorno e ho saputo che un ordine del giorno che chiedeva la “riqualificazione del parco della Cittadella” era stato bocciato dal Consiglio comunale di Pisa. Ma cerchiamo di capire bene cosa è successo. Prima di tutto il testo dell’ordine del giorno presentato da Francesco Auletta, consigliere comunale (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione comunista – Pisa Possibile).

Oggetto: Riqualificazione parco della Cittadella, primo piano di interventi nel 2021

Tenuto conto che l’area compresa tra il parco della Cittadella e il perimetro della mura che comprende il vecchio Centro Ricreativo Cittadella, il Parco Robinson e la vecchia piscina risulta essere in stato di totale degrado ed abbandono da molti anni;

Preso atto che la suddetta zona potrebbe essere destinata a parco pubblico;

Considerato che è possibile procedere alla riqualificazione della zona attraverso graduali interventi di manutenzione che abbiano come oggetto, in primis, la manutenzione del verde e, successivamente, la manutenzione straordinaria della vecchia pista di pattinaggio e delle strutture ricreative preesistenti;

Il Consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta

– a prevedere l’avvio di una graduale riqualificazione dell’intera area, attraverso opere di manutenzione straordinaria e ordinaria che abbiano inizio nell’anno 2021 e che si concretizzino nelle seguenti modalità: pulizia dell’area oggetto del presente ordine del giorno e manutenzione del verde; ripristino della pista di pattinaggio e dei campi di calcio; collocazione di giochi per bambini nell’area denominata “Parco Robinson” e riqualificazione dei locali posti all’interno delle mura con apertura del passaggio preesistente che collega il Parco con la via Bonanno.

La suddetta proposta, contenuta nell’ordine del giorno n. 2081124 discusso nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Pisa, è stata bocciata. Per quale motivo? “La maggioranza ha votato contro senza proferire parola”, ci racconta il consigliere Auletta. Forse le forze del centrodestra avrebbero voluto modificare, in qualche modo, il testo dell’odg? “In aula non è uscito nulla – aggiunge Auletta – e la maggioranza non ci ha chiesto nulla. Ha solo votato contro. Se avessero avanzato proposte sicuramente le avremmo considerate”. E conclude: “Ci auto organizzeremo per farli noi questi interventi”.

Risento il mio amico d’infanzia, Claudio Lazzeri, che mi racconta: “Anche il sindaco (Michele Conti, ndr) era favorevole alla sistemazione dell’area, per questo non riesco a capire il motivo della bocciatura dell’ordine del giorno”. Ma quand’è che il primo cittadino si era detto d’accordo coi lavori di riqualificazione? “Sono andato un paio di mesi fa, con lui, per fare un sopralluogo. Gli ho fatto fare un giro del parco Robinson, la piscina e la sala interna delle mura. Mi disse che non si ricordava dell’enorme potenzialità del parco e mi promise un intervento”. Dunque perché è finita così? “Non ne ho idea. Forse era tardi, di notte, e non avevano voglia di discutere?”. Poi aggiunge: “Non molleremo, quando il Covid ce lo permetterà ripuliremo noi il parco!“.

Buona idea Claudio. Io però continuo a credere che le istituzioni pubbliche debbano fare qualcosa, magari aiutando questo lodevole sforzo dal basso che parte dai cittadini. C’è stata qualche incomprensione e non ci si è parlati, com’era necessario, perché si aveva fretta di chiudere la discussione in Consiglio? Può essere ma si può benissimo tornare sul discorso. E magari presentare un nuovo ordine del giorno, auspicabilmente firmato da tutti i capogruppo.

Cari politici pisani, di qualunque colore voi siate, tenere quel bellissimo parco in quelle condizioni è peggio di una bestemmia in chiesa. Bisogna intervenire subito rimettendolo a disposizione dei cittadini. Troviamo il modo di farlo senza che passino decenni. Sarebbe davvero un peccato e un incredibile spreco di opportunità.

La Cittadella deve rinascere!

Foto: L’Arno.it

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