Negli ultimi anni i social network hanno assunto un ruolo sempre più importante nelle campagne elettorali, sia dei leader politici nazionali che a livello locale. Un post fatto bene, un commento o una foto possono fare la differenza, più di tante strette di mano, interviste ai giornali, comizi o dibattiti. Può capitare anche, però, di subire una spiacevole censura, come è accaduto a Piero Pierotti, candidato al consiglio comunale di Cascina. Lo abbiamo contattato per farci raccontare la sua disavventura…

Un post su Facebook le è costato la cancellazione dell’account. Che è successo?
Sulla mia pagina “politica” avevo postato un ricordo di quando ero piccolino e il mio nonno materno mi insegnava già ad essere comunista e antifascista. La famiglia di mio padre era invece democristiana, con una zia suora e uno zio sagrestano. Ecco perché oggi sono un moderato ma sempre antifascista. Siccome si parlava di antifascismo e il post era lungo, ho voluto aggiungere una foto di Mussolini per richiamare l’attenzione sul tema trattato.

Cosa vorrebbe dire a quello che l’ha segnalato?
Per Facebook non basta una segnalazione, ce ne vogliono diverse perché gli algoritmi possano decidere. Quindi alcune persone si sono messe d’accordo per segnalare la foto ignorando volutamente il testo e lo spirito del post. Cosa potrei dire? Che se quello è il modo di far politica, io mi sento veramente fuori posto. Mi fa schifo.

Crede sia legato alla campagna elettorale in corso? Ricordiamo che è candidato al consiglio comunale di Cascina nella lista di Cascina Oltre col candidato sindaco Cristiano Masi.
Ovviamente sì, non essendo stato attaccato il mio profilo, ma la pagina politica.

Come ha deciso di candidarsi? Aveva già “fatto politica”?
Non ho mai fatto politica attiva. Ero stato candidato due anni fa nella lista di Dario Danti a Pisa. Ma accettai perché la lista fu messa insieme negli ultimissimi giorni e accettai per dare una mano a chiuderla. Non feci campagna elettorale e anzi stupii i presenti, quando, intervistato a Punto Radio, chiesi di non votarmi ma di votare il nostro capolista.
Questa volta no, questa volta si tratta della città in cui vivo, si tratta di una città che porta tutti i segni dell’abbandono, cicatrici difficilmente rimarginabili. Questa volta darò tutto quel che posso per la nostra comunità.

Pierotti nella sede dell’Associazione Italiana Balbuzie, APS, che ha sede a Cascina

Cosa vorrebbe fare se venisse eletto in Consiglio? Mi dice almeno 3 cose su cui vorrebbe battersi?
Al di là dei progetti della nostra lista, che sono ben divulgati dalle pagine Facebook di Cascina Oltre e di Cristiano Masi Sindaco, personalmente vorrei impegnarmi per favorire una maggiore partecipazione della comunità alla vita sociale, ma anche a quella amministrativa, del Comune, coinvolgendo i cittadini delle varie frazioni, per esempio, in comitati di partecipazione. Da presidente in un’associazione onlus, ora APS, vorrei una maggiore coordinazione di tutte le associazione del territorio, tante e tutte di grande importanza. Ma i problemi sono tanti: penso al problema dei rifiuti, ai parchi praticamente abbandonati, all’abbattimento di moltissimi alberi senza compensarlo con una opportuna piantumazione, anche per combattere, nel nostro piccolo, l’effetto devastante dell’emissione di gas serra…

Vuole dire o chiedere qualcosa agli elettori?
Cosa posso chiedere? Intanto di andare al voto. È un diritto di ognuno di noi partecipare, ma è anche nel nostro interesse decidere chi dovrà amministrare il Comune. Qualcuno dice che la politica è brutta: non è vero, sono alcuni politici che a volte deludono il cittadino. Purtroppo oggi si fa politica a forza di bufale (o fake news), slogan e promesse roboanti. Tanto molti ormai sono come i tifosi di stadio. Agli elettori, quindi, direi di pensare con la propria testa, di valutare i programmi delle varie liste e, infine, di votare chi ritengono in grado di fare davvero il bene della città. Cascina Oltre sta suscitando l’interesse e la fiducia di molti proprio grazie ai propri programmi, agli incontri fatti con la cittadinanza in diverse frazioni, ai toni pacati e mai astiosi.

 Pierotti a Curitiba insieme ad alcuni studenti dell’Università Federale del Paranà (Brasile)
Pierotti con il sindaco di Curitiba, Rafael Greca, di origine italiana e appassionato italianista

– Nella foto in alto Pierotti è con Isis Meira, studiosa e terapeuta brasiliana di balbuzie di livello mondiale

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