“Il giorno più brutto della mia vita”. Non usa mezzi termini Mimmo D’Alessandro, ufficializzando quello che ormai era nell’aria da tempo: l’edizione 2020 del Lucca Summer Festival non si farà. Tutto posticipato al 2021. La voce è rotta dalla commozione perché è la prima volta che succede, in 22 anni di storia. E pensare che – quest’anno – a D’Alessandro era riuscito il “colpo della vita”: Paul Mc Cartney a Lucca. L’ex Beatles è stato l’unico ad annullare la data – così come tutto il tour europeo – mentre, conferma il patron della manifestazione, “lavoriamo per confermare tutti gli altri concerti nel 2021 e chi possiede il biglietto deve sapere che rimarrà valido”.

Già, ma che succede per gli eventi che invece verranno annullati? “Speriamo di recuperare tutto – prosegue Mimmo – ma se dovesse accadere, chi ha acquistato riceverà un voucher da utilizzare per un altro appuntamento a scelta, anche perché nel 2021 la scaletta sarà arricchita e torneremo più forti di prima”. Nulla di strano, assicura, anche se alcune associazioni per i diritti dei consumatori, in tutta Italia, stanno insorgendo: “Non è una regola che abbiamo fatto noi, ma un decreto legge statale. Inoltre – specifica – è successo lo stesso anche al Festival: avevamo prenotato centinaia di camere d’albergo e decine di voli. Pensate che ci rimborsino? No, riceveremo un voucher”.

Stamani, intanto, D’Alessandro è stato raggiunto da un messaggio dell’assessore regionale alla cultura – Monica Barni (foto sotto) – che lo ha lasciato sconvolto. “Sono davvero amareggiato – commenta – perché la Regione ha deciso di stanziare 750mila euro di contributi per le piccole realtà musicali che, dicono, fanno musica colta. L’assessore mi ha detto che siamo esclusi, perché non rientriamo nei requisiti: siamo troppo grandi e non facciamo quel genere di musica. Insomma: ci dobbiamo arrangiare. Penso – attacca – che siano state parole orribili: non esiste una musica colta e una non colta, esiste solo la musica. Siamo grandi? Sì, e per questo portiamo un indotto e una visibilità incredibili alla Toscana: devo ricordare la tappa dei Rolling Stones a Lucca? Oppure il fatto che quest’anno sarebbero venuti Paul Mc Cartney e Celine Dion? L’ho trovata – attacca – un’uscita poco rispettosa anche nei confronti dei nostri 30 lavoratori in cassa integrazione, anticipata da noi, che dobbiamo assolutamente salvaguardare”.

A Lucca, nel frattempo, c’è anche chi gioisce per lo stop ai concerti: “Per fortuna si tratta di quattro o cinque persone – conclude – che augurano il male agli altri. Mi dispiace per loro, ma questo è il Lucca Summer Festival, non il Mimmo Summer Festival. Torneremo più forti e più grandi di prima”.

Foto: Facebook

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