Con l’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Enrico Rossi, arriva la notizia che tanti toscani aspettavano da settimane: torna la possibilità di fare sport e attività motoria, non solo nelle immediate vicinanze della propria abitazione, purché nel territorio del comune di residenza. Il via libera scatta dal primo maggio. Si può correre o camminare ed anche pedalare, mantenendo sempre le distanze dalle altre persone. Quest’ultima regola non vale per i genitori, che possono accompagnare fuori i loro figli minori, così come per le persone non autosufficienti, che possono essere assistite.

“Prepariamoci per gradi e con cautela a una nuova normalità”, ha detto il presidente Rossi. “Si parte da casa e si ritorna a casa, senza usare automobili o mezzi pubblici. Potremo farlo da soli, con i nostri figli minori o con persone che vivono in casa con noi. Potranno farlo le persone non completamente autonome con un accompagnatore”. Con questa nuova ordinanza, sottolinea Rossi, “rispondiamo a esigenze di tutela della salute individuale e collettiva e di benessere psico-fisico, in particolare dei minori e delle persone non completamente autonome. Dovremo convivere a lungo con il virus, nella massima sicurezza possibile, con dignità e umanità. E soprattutto nel segno della responsabilità rispettando le norme generali su autocertificazione, distanziamento sociale e uso delle mascherine”.

Promuovere l’uso della bicicletta

“Cambiare è possibile”, scrive su Facebook Rossi. “Meno auto e più biciclette nelle città e nei paesi per muoversi bene e vivere meglio. Uno dei problemi più seri per la ripresa di lunedì 4 maggio è il servizio di trasporto pubblico su ferro e su gomma. Non c’è dubbio che i vagoni dei treni e della tranvia e i bus potrebbero diventare luoghi particolarmente adatti alla diffusione dei contagi se non verranno prese, come io intendo fare, tutte le precauzioni possibili igienico sanitarie. Ma questo vuol dire ridurre notevolmente i posti sui mezzi pubblici. La soluzione non può certo essere l’uso dell’auto privata, se non vogliamo che le nostre città muoiano ingolfate e i nostri polmoni siano devastati dall’inquinamento. L’unica soluzione possibile è promuovere veramente l’uso della bicicletta nelle città e nei paesi della Toscana. La mia proposta alla giunta regionale di lunedì – prosegue Rossi – è di spendere qualche decina di milioni dei fondi europei per garantire ai cittadini un contributo cospicuo per l’acquisto di biciclette. Ai sindaci, che in Toscana hanno sempre saputo utilizzare le risorse per la mobilità leggera, metteremo a disposizione altre decine di milioni sempre di fondi europei per allestire piste ciclabili e chiudere strade e piazze al traffico veicolare. D’altra parte – conclude -, se pensiamo anche alla ripresa in sicurezza dei ristoranti, dei bar e delle attività commerciali, l’unica strada è di avere a disposizione strade e piazze per mettere tavolini all’aperto, per fare le code, per passeggiare mantenendo la distanza sociale”.

 

Foto: Pixabay

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