Dallo scorso 12 Febbraio un gruppo di persone ha “occupato” il tetto e le scale di Palazzo Blu, a Pontedera (Pisa). Sono alcuni lavoratori e rappresentanti sindacali della Piaggio, che protestano con l’azienda chiedendo il reintegro degli operai licenziati dopo anni ed anni di contratti a termine. Il palazzo in questione, però, non ha nulla a che fare con Piaggio. Da alcuni mesi è di proprietà della Blu Palace srl, società collegata al Gruppo Braccianti di Vicopisano (Pisa), che l’ha acquistato per farne un centro servizi. Il problema è che questa occupazione ha rallentato la locazione e la vendita degli spazi, per le ragioni facilmente comprensibile. Come pensare di affittare o vendere dei locali occupati da delle persone che vi si sono stabilite all’interno, con cartelli, bandiere e tutto il clamore del caso? Per non dire delle condizioni igieniche e di sicurezza delle scale e delle parti comuni. La società il giorno dell’occupazione ha fatto denuncia alle autorità ma sino ad oggi non è cambiato nulla. Possibile una situazione del genere?

“Ferma restando la solidarietà che certamente esprimiamo nei confronti delle persone che stanno protestando perché hanno perso il lavoro – scrive in una nota la Blu Palace srl – siamo a denunciare fortemente la violenza che ci è stata fatta da questi signori, con tanto di rappresentanze sindacali, nell’occupare l’immobile, per i danni di immagine che questo sta subendo , per i costi di energia che stiamo pagando noi e tutto questo arbitrariamente ed a danno di una società che non ha niente a che fare con quanto è accaduto a queste persone e soprattutto una società che anch’essa ha impiegati ed operai che sono indirettamente danneggiati dalle problematiche sopra espresse. Vorremmo sapere in quale paese civile, per proteggere un diritto, si tollera che se ne possano infrangere molti altri”.

La domanda che Blu Palace si pone ci pare più che legittima: “Come mai questa protesta non è avvenuta e non avviene dinanzi l’ingresso della Piaggio, o presso la stessa, ed avviene invece a danno di altri cittadini ed imprenditori che con le note grandissime difficoltà del momento cercano di mantenere in piedi la loro azienda e la serenità delle famiglie che in essa lavorano”. L’azienda si dà una risposta: “Vengono in casa nostra perché ovviamente siamo più deboli in un confronto con Piaggio e soprattutto non tutelati da nessuno. È questa l’Italia della Giustizia uguale per tutti?”.

Blu Palace va avanti sottolineando di non ritenere “civilmente accettabile il solo accontentarsi del fatto che facendo la denuncia alle autorità la nostra azienda si sia tutelata dalle responsabilità civili e penali, mentre sia tollerata dalle forze dell’ordine e dalle autorità la permanenza 24 ore non stop , di queste persone, oltretutto in situazioni igienico sanitarie e di sicurezza (i lavori sono da terminare) semplicemente fuori norma di legge (attacchi elettrici su quadri non destinati a questi scopi, stufa, brandine, assenza di locali igienici etc.). Se una di queste persone si fa male, o peggio, qui tutti conoscono le condizioni in cui svolgono questa loro protesta, di chi è la responsabilità? Sicuramente delle autorità e delle forze dell’ordine che non hanno ad oggi fatto niente se non dirci di pazientare. Pazientare, ma fino a quando?”.

Intanto ieri il Governo ha fatto sapere di aver convocato Piaggio al Ministero del lavoro giovedì 5 marzo, per discutere la situazione degli ex operai con contratto a termine. Nei giorni scorsi Piaggio ha reso noto di voler trovare una soluzione. Ci auguriamo che venga trovata presto nell’interessi di tutti.

 

 

 

 

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