In piena crisi coronavirus assistiamo a fenomeni di isteria collettiva: basti pensare ai supermercati svuotati o a chi vorrebbe rintanarsi in casa senza andare a lavoro pur non trovandosi in una “zona rossa”. In giro si vedono diverse persone con la mascherina, e c’è pure chi indossa i guanti monouso. Ma la notizia che arriva da Arezzo ha dell’incredibile. Il primario del reparto di radiologia ha denunciato il furto di due scatoloni di mascherine.

Il grave episodio, come si legge su ArezzoNotizie, si è verificato al pronto soccorso dell’ospedale San Donato della città toscana. Qualcuno ha portato via due scatoloni pieni di mascherine protettive. E non sarebbe neanche la prima volta.

Sempre in Toscana, ma stavolta a Sinalunga (Siena), l’autista di un autobus ha fatto scattare il panico perché, mentre guidava, stava parlando al telefono con il proprio medico del coronavirus. Alcuni passeggeri presi dal panico hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. Si è verificato lunedì sera intorno alle 19: diversi passeggeri hanno chiamato il 112 dicendosi molto preoccupati perché avevano ascoltato il conducente parlare al telefono con il medico manifestando il timore di aver contratto il coronavirus.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di Foiano della Chiana (Arezzo) e Sinalunga. Le forze dell’ordine hanno accertato che l’autista aveva solo comunicato al medico di aver già effettuato il test con esito negativo al coronavirus. Lo aveva fatto poiché per motivi di lavoro aveva fatto alcuni viaggi dalla Lombardia alla Toscana.

Le mascherine servono o no?

Il professor Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, ha spiegato che “le mascherine alle persone sane non servono a niente. Servono per proteggere le persone malate da un potenziale contagio con la loro vociferazione e servono per proteggere il personale sanitario”. Stiamo parlando delle mascherine di garza, a ruba in questi giorni. Ci sono poi mascherine che vengono “date al personale sanitario, ma sono estremamente sofisticate ed è chiaro che il personale dei reparti di malattie infettive deve esserne dotato e protetto”.

Foto: ilGiornale.it

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