Con circa 195.000 abitanti Prato è la seconda città italiana (dopo Milano) come numero di cinesi. Sono circa 26mila in tutta la provincia. In Toscana sono poco più di 56mila su 417mila stranieri. In questi giorni in cui l’allarme coronavirus tiene banco in tutto il mondo, a preoccupare non sono tanto le comunità cinesi quanto i viaggi che questi fanno (o hanno fatto di recente) nel proprio Paese, con particolare attenzione alle zone calde, quelle vicine a Wuhan.

A Firenze il prefetto Laura Lega ha presieduto un tavolo per fare un’attenta verifica sulla situazione in atto nelle province di Firenze e Prato. È la seconda riunione dopo quella che si è tenuta lo scorso 31 gennaio: hanno partecipato il console generale cinese, l’assessore alla salute della Regione Toscana Stefania Saccardi, il direttore delle maxiemergenze Federico Gelli, il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Azienda Usl Toscana Centro Renzo Berti, il vice prefetto vicario della Prefettura di Prato, gli assessori Andrea Vannucci per  il Comune di Firenze e Simone Mangani per il Comune di Prato, i vertici provinciali delle forze dell’Ordine, i dirigenti delle Specialità della Polizia (Polaria, Polfer, Polizia Stradale), i Vigili del Fuoco, il direttore dell’Aeroporto di Firenze. “La situazione toscana non desta al momento preoccupazione – ha reso noto il prefetto – ma è doveroso prestare la massima attenzione, soprattutto nelle aree a maggior densità di popolazione cinese, senza per questo voler creare alcun allarmismo”.

Liste dei nomi di chi rientra dalla Cina

Il console generale cinese Wang Wengang, che per la prima volta ha partecipato a questo tavolo, ha assicurato la piena disponibilità a garantire flussi informativi con le strutture sanitarie per la massima tutela della salute pubblica. Infine le istituzioni sanitarie regionali hanno confermato l’impegno ad esaminare ogni ulteriore misura di cautela per tutti coloro che sono rientrati dalla Cina. Al console è stato espressamente richiesto un rapporto sui flussi di persone rientrate dalla Cina. Il rappresentante di Pechino ha risposto positivamente, dicendo che verranno elaborati e forniti gli elenchi. L’Asl Toscana Centro spiega che con quei nominativi “avremo in mano uno strumento molto importante per intercettare situazioni di potenziale pericolo”.

 

Foto: ilGiornale.it

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