Doady Giugliano

La famiglia, gli affetti, la casa, gli amici, i sostenitori, i panorami che si godono quasi a 360 gradi sulle meraviglie di colline ed antichi borghi della Toscana. È questo lo scenario che Eugenio Giani, candidato dal centrosinistra alla presidenza della Regione Toscana, ha scelto per iniziare la sua campagna elettorale. Dalla sua San Miniato, Eugenio, probabilmente ad imitare i diversi imperatori tedeschi che amavano soggiornarvi per tener sotto controllo buona parte delle città limitrofe. Una consuetudine che valse alla bella cittadina, l’appellativo di “San Miniato al tedesco’’, rimasto ancora nella memoria dei samminiatesi più anziani.

Ma se “al tedesco” può stonare con l’ideologia di sinistra (quel poco che ne è rimasta) ecco ancora la storia a dar man forte al “nostro” candidato. Nell’XI secolo, nella cittadina, guarda caso era molto attivo un centro per la riscossione dei tributi per il Sacro Romano Impero. Della serie, quando la storia salva l’equilibrio del cattocomunismo. Adesso però gli equilibri sono ben altri, meglio sarebbe definirli squilibri. Il panorama politico in Toscana e a livello nazionale è cambiato, così come è diminuita assai la capacità di sopportazione dei cittadini.

Se è vero che “uno vale uno”, la ritrovata consapevolezza del singolo elettore, sempre meno propenso a farsi incantare dalle “sirene politiche” e o dall’anti-qualcuno che non la pensi come loro, in barba alla democrazia, il traguardo per tutti i contendenti non sarà facile da superare. Avrà sicuramente qualche piccolo vantaggio colui o colei (le donne sono sempre più protagoniste della politica non solo nazionale) che riuscirà a limitare l’egemonia fiorentina che praticamente è in vigore dal tempo dei Medici.

La Toscana Nord Occidentale, ovvero le province di Grosseto, Livorno, Pisa, Lucca e Massa, sono da tempo sul piede di guerra. E se è vero che “gli interessi non guastano l’amicizia”, anche coloro che hanno sostenuto alla Regione, candidati di sinistra, rei di aver sostenuto il potere gigliato, (vedi aeroporti) al prossimo giro ci penseranno bene prima di fidarsi nuovamente, anche in barba alla propria ideologia politica.

Uno scenario che si profila assai meno bello, di quello godibile da “Casa Giani”. Nel frattempo, in attesa di conoscere il “principe” sfidante del “Giani Imperatore” di San Minato al Tedesco, posizioniamoci anche noi sulla splendida Rocca, a rimirar le stelle… cadenti!

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