Andrea Gelli

Corre il 43° del primo tempo al Tombolato, dopo un inizio difficile il Pisa esce dal guscio e piano piano prende campo e crea occasioni: Pinato dalla posizione di mezzala sinistra si gira su se stesso e compie un gesto tecnico ad altissimo rischio, un cambio gioco di esterno sinistro sulla destra dove vi è solo soletto Birindelli. Rischiosità della giocata altissima visto che un possibile intercetto, non avvenuto per pochi centimetri, avrebbe lanciato un micidiale contropiede di un avversario in quel momento in sofferenza. La palla arriva, Birindelli scende indisturbato visto che erano tutti a sinistra, alza la testa e pennella un cross con su scritto “FAMMI” sulla testa dello stesso Pinato, che con una verticale di 40 metri ha seguito l’azione, colpo di testa forte e angolato che non lascia scampo al fin lì ottimo Paleari. Un gol pesante, fatto a ridosso dello scadere, che mette sui migliori binari una partita non certo semplice per condizioni ambientali e avversario.

Le firme, non certo di autore almeno per chi si intende poco di calcio, sono dei bubbolatissimi Birindelli e Pinato, il primo responsabile della sconfitta nel Derby (certo, mica si perde in 11), l’altro più volte bubbolato seppur abbia giocato pochissimi minuti finora. Due giocatori che, almeno nelle probabili formazioni, non sarebbero dovuti neanche scendere in campo. E invece D’Angelo, un vero mago, ha deciso di rischiare nonostante i mugugni di chi il calcio lo guarda solo sui tabellini e al massimo sugli highlights.

Una parola in più per Birindelli, che tra le sue tante colpe ha quella di essere pisano (Nemo propheta in Patria), giovanissimo e soprattutto figlio d’arte e quindi per forza raccomandato (tipo Paolo Maldini, ah no, ho sbagliato esempio). Purtroppo per lui ha iniziato la partita dalla parte della curva dove, in mezzo ad un 90% di encomiabili tifosi che hanno incessantemente sostenuto la squadra, c’erano alcuni bubbolatori che altro non aspettavano che un suo errore, fastidiosi come chi grida uh uh uh ai ragazzi di colore.

Birindelli, pressato altissimo, parte male e timoroso, Siega lo copre male ma la colpa è solo sua, a detta dei Bubbolatori… calcia via troppe palle e spesso viene infilato… Poi si scioglie e inizia a macinare km senza disdegnare la fase difensiva, fino alla pennellata del vantaggio. Nella ripresa fatica ma esce indenne fino ai crampi che ne stanno limitando l’esplosione ai livelli che gli competono.

Degli altri una menzione speciale per Moscardelli: forse uno tra i peggiori ieri, ha perso tante palle e fatto solo un lavoro sporco davanti, però… Però ha dimostrato che è ancora un giocatore di calcio, a chi gli diceva che andava bene per far gli ultimi 10 minuti alla ricerca della giocata, oppure che fosse un ex giocatore: ieri in una partita difficile ha dimostrato che c’è ancora, che lotta, che non molla, e che sebbene il titolare sia Marconi, se ci sarà bisogno di lui non si tirerà indietro, fino a giugno per lo meno e poi si vedrà. I Bubbolatori si possono prendere una pausa di riflessione.

Andrea Gelli

 

Foto: Birindelli e Pinato (Pisa Sporting Club, Facebook)

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