Dopo il malore delle ragazzine che hanno bevuto sui Lungarni Pisani e assunto sostanze stupefacenti, regalate loro da uno spacciatore (il gioco dei pusher è sempre quello, farsi nuovi clienti iniziando con degli omaggi per far “provare” il prodotto), cresce l’allarme è aumentano i controlli da parte delle forze dell’ordine. Accanto ai controlli anti spaccio si cerca di arginare un altro fenomeno, quello dell’alcol venduto senza regole anche ai minorenni. Da tempo per attirare clienti alcuni locali vendono “shottini” a un euro. Questo ovviamente attira i ragazzini e gli studenti. Ma si è capito che bisogna stringere le maglie e sanzionare quei rivenditori che se ne fregano e vendono alcol anche ai minori.

Un gruppo di vigili urbani in borghese sta effettuando controlli a tappeto. Osservano ciò che avviene, ormai, sotto gli occhi di tutti, e quando notano che qualche avventore dimostra meno di diciotto anni, si tengono pronti a intervenire. Se il barista versa loro da bere (non aranciata o Coca Cola), allora entrano in azione e chiedono i documenti. Sanzioni pesanti (da 250 a mille euro) per gli esercenti che sgarrano. Questo dovrebbe essere un monito pesante: vigilate con attenzione sull’etá degli avventori, per evitare di pagare di tasca vostra. Per la vendita di alcolici a chi ha tra i sedici e i 18 anni è prevista una sanzione amministrativa, al di sotto dei sedici anni, invece, è previsto anche il penale, con una pena fino a un anno di carcere.

Controlli più serrati anche sugli orari di apertura dei rivenditori, specie sui cosiddetti mini market del centro, che vendono bottigliette di birre a fiumi (ma dopo la mezzanotte non possono farlo).

Oltre ai controlli per fare rispettare le regole, però, siamo convinti che sia necessario fare qualcosa di più. Una battaglia culturale. Convincere i ragazzi che è possibile “sballarsi” in modo diverso. Come? I modi possono essere tanti: la cosa più semplice che ci viene in mente è la bellezza, che comprende l’arte, la cultura, la musica, il volontariato, lo sport. Non è un discorso da “bacchettoni”, ovviamente ogni festa che si rispetti prevede anche che si beva qualcosa. Ma trangugiare alcol come se non ci fosse un domani solo per alterare la propria percezione delle cose, andare su di giri ed essere “felici”, sicuramente è la via sbagliata. Diamo contenuti veri al divertimento. Riempiamo le menti dei nostri ragazzi con le cose belle e il sapore vero della vita.

 

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