Semaforo verde, dal Consiglio regionale della Toscana, alla proposta di risoluzione per la variante automatica al Pit, il Piano di indirizzo territoriale, per il masterplan dell’aeroporto di Firenze Peretola, che com’è noto prevede una nuova pista parallela a quella attuale. L’atto è passato con 23 voti a favore e 7 contrari. Le forze politiche si sono espresse in questo modo: il Pd ha votato a favore; contrari Sì-Toscana a Sinistra, Monica Pecori (gruppo misto – Tpt), M5S e Serena Spinelli (Art.1- Mdp). La Lega ha abbandonato l’aula, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia non hanno partecipato al voto. In questo modo il centrodestra, diviso tra il sì di FI e Fdi, e il no della Lega, si è ricompattato. Soddisfatto il presidente della Regione, Enrico Rossi: “Un risultato ottimo e abbondante”. Anche se una consigliera del suo gruppo ha votato contro.

Il Pd rivendica la propria posizione e accusa il centrodestra. “Diamo mandato al presidente della Regione – ha detto Leonardo Marras, capogruppo del Pd – eletto dai cittadini, a dire sì o no all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola nella conferenza decisoria del 7 dicembre, con oggi noi diciamo con forza che vogliamo lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano senza indugi. Da non fiorentino ritengo che forse si è impiegato troppo tempo a discutere dello sviluppo di questa parte di Toscana e che è arrivato il momento di fare delle scelte. Ma non possiamo prescindere dal fatto che siamo di fronte a un’infrastruttura propulsiva per lo sviluppo dell’intera regione. A chi oggi si nasconde dietro tecnicismi risibili dico chiaramente che si sono lasciati smascherare e che dietro il loro voto c’è piuttosto una genuflessione al rito leghista di Cascina (la commissaria regionale della Lega è Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina, ndr), che sembra piuttosto l’aspirazione a sedere nella giunta di questo comune che la posizione di chi rappresenta i cittadini nell’assemblea toscana. Tecnicismi risibili, perché la risoluzione va incontro a ciò che prescrive in modo netto e chiaro la legge sul governo del territorio all’articolo 9 bis. Smettiamola quindi di violentare la logica, chi vota contro questo passaggio se ne assuma ogni responsabilità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Monia Monni, vice capogruppo Pd: ”Bisogna essere molto chiari e decidere da che parte stiamo. L’ampliamento dell’aeroporto Vespucci rappresenta un fattore determinante per la competitività, il turismo ed il settore produttivo di tutta la nostra regione e i cittadini aspettano da ormai troppo tempo. Siamo ad un punto di svolta della storia urbanistica e ambientale del nostro territorio e dobbiamo percorre questa strada nel segno di una ‘crescita felice’ che vuol dire lavoro, tranquillità per le famiglie toscana e sviluppo sostenibile con e per il nostro territorio”.

La segretaria regionale del Pd, Simona Bonafè, osserva che “sull’ aeroporto di Firenze la nostra linea è chiara e il Pd lo ha dimostrato in Consiglio regionale. I consiglieri di opposizione, invece, per fare un dispetto a Firenze e alla Toscana, remano contro lo sviluppo di un sistema aeroportuale toscano efficiente e danneggiano tutta l’economia regionale. L’abbandono dell’aula delle opposizioni è una fuga dalle responsabilità verso la Toscana. Noi siamo per le infrastrutture che rendono la Toscana moderna e competitiva. Dall’altra parte, quando si tratta di mettere un bastone fra le ruote allo sviluppo della Regione, Lega e M5S nei fatti ricreano l’asse di governo nazionale. E anche stavolta, nella Lega, la linea è arrivata da Cascina, a cui tutti i consiglieri si sono silenziosamente attenuti”.

Come reagisce il centrodestra alle pesanti accuse? Le respinge al mittente, mettendo in evidenza che ad essere divisa è, invece, proprio la maggioranza. “Il dato politico emerso è chiaro – affermano il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Marchetti e il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) – l’unica divisione che esiste è quella in seno al centrosinistra. Questa è la maggioranza che ci ritroviamo oggi, una maggioranza divisa su uno degli atti più importanti per la Toscana. Gli elettori ne terranno conto”. Poi spiegano il motivo per cui sono usciti dall’aula, non partecipando al voto: “Questo atto era irricevibile, era impossibile per noi votarlo visto che non si parla di sistema infrastrutturale, si trattava di dare una delega in bianco a Rossi. Si continua a parlare di contrapposizione tra Pisa e Firenze, ma il tema non esiste, la scelta è già stata fatta. Oggi tutto il centrodestra converge sulla posizione di Forza Italia, che mantiene la sua posizione di sempre: avanti con lo sviluppo dello scalo di Firenze, all’interno di un sistema aeroportuale regionale toscano solido e unico”. E osservano che “il centrosinistra è sempre stato contrario, fino a poco tempo fa. A spaccarsi è il partito di Rossi, Mdp, con la capogruppo Spinelli che ha votato contro il governatore del suo partito. Rossi ha sempre una maggioranza? Noi non abbiamo mai cambiato idea quindi non accettiamo lezioni”, aggiungono Stella e Marchetti, ricordando gli emendamenti presentati nella scorsa legislatura che volevano la pista a 2mila 400 metri: “Avete votato contro e nel Pit c’è la pista a 2mila metri. Se i nostri emendamenti, allora, fossero stati accolti, questa discussione non l’avremmo mai fatta”.

Nettamente contrario all’ampliamento dello scalo di Firenze è il Movimento 5 Stelle: “Nessuna ambiguità – dicono Giacomo Giannarelli e Irene Galletti – sì a investimenti sull’aeroporto di Pisa, l’unico scalo strategico di rilevanza internazionale nella nostra regione; no all’aeroporto di Peretola: dev’essere ridimensionato. Serve un collegamento ferroviario rapido tra Firenze e Pisa”.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, invece, tuona contro il Carroccio: “Con la Lega si torna al Medioevo. Hanno gettato la maschera, sono contro la città di Firenze e la nostra area metropolitana. Non hanno nulla di diverso dai loro compagni di governo che sono i 5 stelle”.

 

 

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