Francesco Fasulo

Senza alcun diritto, come quei giocatori che entrano per ultimi in campo autoproclamandosi, decido sulla spinta del cerbero in versione scozzese che mi chiama sempre più incazzato di scrivere il pezzo che non avrei mai voluto.

Yes, lo schernisco, we Lost. Abbiamo perso, ma che sconfitta fantastica, direttore, sarebbe dovuto essere anche lei allo stadio. Quella vasca da bagno che con il suo calore ha reso la più drammatica delle sconfitte digeribile.

La frase dell’avvocato monzese, “è l’unico stadio dove la curva è tutto lo stadio“, mi rende felice già al Lunedì. Chi non era lì con noi non può capire di cosa stiamo parlando, lo può solo immaginare. Cesare, Carlo, Lorenzo, Teresa, Fabio, Teresa, Matilde… sono solo alcuni dei giovanissimi che si ricorderanno, tra trent’anni, di essere stati parte di questa festa pagana. Questa mega pisanità. La gente che arriva in massa per essere parte di qualcosa che conosce ma che difficilmente è descrivibile razionalmente.

Un popolo, come sempre tra il serio e il faceto, dipinge le scalcinate tribune del tempio fin da tre ore prima del via. Arriviamo da Milano e viviamo la città disdegnando le sacre sponde e il traffico della costa… avremo tempo ad Agosto per la rena, oggi è il giorno dell’Arena tuttattaccato. Salumi vari, vino, ponci, cecina.

Entrano ad ogni giro di tornello famiglie intere. Saltano compostamente tutti i livelli di sicurezza. Come si era intuito in settimana siamo entrati tutti. Anche con biglietti Trenitalia. Si rivede il popolo stipato fitto fitto come in altre epoche, mica gli stadi fighetti dove sono evidenti le scale e i settori ben definiti.

Non c’è più tempo, come disse qualcuno chiudendo la telecronaca di un altro spareggio in terra Giuliana. Non abbiamo più tempo per stare a guardare gli altri vincere. Siamo finalmente in piedi, duri, maturi e incazzati al punto giusto.

La disperazione di Birindelli a fine partita

Menzione speciale per zio paperaster che vedo abbastanza arrapato e vicino al ALL IN. Per il Management impeccabile, serio , altero come si conviene a dei piemontesi…

Overall, l’omone con gli occhi sinceri che mette valori antichi a guardia del gruppo, e la gente che lo acclama anche per questo, rendendo la parte più emozionante della partita quella in cui il pallone non rotola più, con i nostri ottimi acerrimi nemici a festeggiare in una foto che non dimenticherò mai.

Per quelli innamorati come noi… Bona Ugo. Forza Pisa!

Foto: Gabriele Masotti

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