Grandissima prestazione della squadra di mister Italiano, che vince allo stadio Maradona di Napoli e porta a casa tre punti importantissimi per un posto in Europa.

“Per la corsa all’Europa League ci siamo – ha detto Vincenzo Italiano ai microfoni di Dazn – qualche merito lo abbiamo, le qualità le abbiamo fatte vedere, ora mancano poche gare alla fine e cerchiamo di non mollare per quella zona che meritiamo dall’inizio. Ci tenevamo molto a vincere qui a Napoli, in uno stadio pieno. Vieni qua e temi di poterne uscire con le ossa rotte ma provi a stare concentrato e se riesci a fare queste prestazioni rimani soddisfatto. Oggi abbiamo ritrovato la concretezza che ci mancava da tanto e ci faceva preoccupare, quando sei concreto, freddo e cinico porti a casa le vittorie”.

Grande la soddisfazione del patron viola Rocco Commisso: “Che vittoria oggi, sono molto felice, abbiamo fatto una prestazione molto bella e importante, meritando i tre punti in casa di una squadra in lotta per lo scudetto. Voglio fare i complimenti al mister per il lavoro che sta facendo e ho voluto parlare direttamente con Gonzalez, Cabral e Ikoné, calciatori e uomini che hanno voluto fortemente la Fiorentina e ci stanno dando grandi gioie. Mi ha riempito il cuore sentire tutti i nostri calciatori che mi hanno dedicato la vittoria e mi hanno chiesto di tornare presto, mi ha fatto molto piacere vedere finalmente uno stadio pieno per una partita di questa importanza. Uno spettacolo bellissimo!”.

Profonda l’amarezza di Luciano Spalletti, tecnico del Napoli. “Da oggi cambiano le cose nella rincorsa allo scudetto. Da ora tutto è più difficile per noi ma non abbiamo altra scelta che essere professionisti con un timbro di qualità. Si ricomincia a fare le nostre cose per vincere la prossima partita ma ora dipende da altri, non da noi”. Sulla partita questa è la sua riflessione: “È un ko che non mi fa pensare ad altre sconfitte in casa. Sono ko da valutare partita in partita, da episodi in cui non ci vedo niente di simile ad altre partite”.

Cinque gol e tante emozioni

Davanti a un grande pubblico (55mila spettatori) la squadra viola vince e pone un brusco stop alla corsa scudetto del Napoli, proprio nel momento in cui più grande era la fiducia di tutto l’ambiente azzurro. La Fiorentina non ha dominato ma ha fatto una partita ordinata e pulita, non rinunciando a giocare. Napoli più modesto, sul piano del gioco, limitato al solito schema: palla in verticale per Osimhen, sperando che il nigeriano inventasse qualcosa. La marcatura stretta di Igor, però, è stata assai efficace, limitando di molto la potenzialità di Osimhen. In campo si è vista la difficoltà di Mario Rui di contenere lo scatenato Gonzalez, causando vistosi buchi nella fascia sinistra della difesa del Napoli.

Toscani in vantaggio al 29′ del primo tempo con un tiro angolato di Gonzalez che sfrutta a centro area una respinta di testa di Rrahmani. Il Napoli prova a reagire ma fatica moltissimo. Nella ripresa l’ingresso di Lozano per Politano e la strigliata presumibilmente data da Spalletti ai suoi ragazzi nell’intervallo smuove i campani. Il pareggio arriva al 12′ con una conclusione rasoterra di Mertens, servito da Osimhen.

La svolta della gara è dietro l’angolo. Raggiunta la parità il Napoli si sfilaccia in modo clamoroso e la Fiorentina ne approfitta nel più classico dei modi, in contropiede. Prima con Ikonè al 21′ (dopo un’ingenuità di Mario Rui) poi al 26′ con Cabral, dopo un’infelice uscita a centrocampo di Rrahmani. Gara finità? No, quel leone indomito di Osimhen al 39′ riaccende le speranze dei suoi compagni con uno stop di petto e una conclusione di destro che si insacca in porta.

Il tempo per raddrizzare la gara c’è, mancano dieci minuti, recupero compreso. Ma la Fiorentina è abilissima e non commette l’errore di concentrarsi solo sulla fase difensiva. Abilmente mantiene il possesso palla e così si arriva al triplice fischio finale, con un successo bello e importante per la squadra viola, che incupisce enormemente i numerosi tifosi napoletani assiepatisi allo stadio Maradona con un grande sogno nel cuore, da troppi anni tenuto nascosto. Sogno che non è svanito del tutto ma, ora, tutto si fa più difficile.

 

Foto: Ansa (ilGiornale.it)

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