Andrea Cosimi

L’antica chiesa di San Sisto, un bellissimo tempio in “Cortevecchia”, una zona di Pisa dove sorgeva una delle prime corti, si trova tra via Corsica e piazza Buonamici, proprio accanto a piazza dei Cavalieri, ovvero in una zona a lungo centro del potere civile, politico e amministrativo della città fino all’avvento del Granduca Cosimo I de’ Medici.

La chiesa fu eretta nel 1087 e dedicata a Papa San Sisto per celebrare la vittoria avvenuta il 6 agosto contro i saraceni di Al Mahdiya e Zawila, località punti chiave per il commercio nel Mediterraneo esercitato dai mercanti pisani.

Fino all’epoca moderna la chiesa fu patronato del Comune che vi svolgeva attività di rogazione degli atti. A conferma dell’importanza riservata, il Rettore di San Sisto ebbe sempre il titolo di Priore e godette degli stessi onori dei membri del Civico Magistrato. Imponenti erano le adunanze che vi si tenevano, per questo in passato è stato detto che San Sisto era la chiesa del Comune di Pisa.

Sobria e in pietra la chiesa sposa, secondo lo stile del Buschetto, elementi classici, orientali e lombardi. Internamente ha pianta rettangolare ed una navata centrale sotto una volta a botte che termina in una abside semicircolare coperta da una volta, di fronte alla quale c’è un altare marmoreo e due ordini di colonne di marmo e granito, cilindriche e scanalate.

Ha un massiccio campanile che non poggia sul terreno ma sull’ultimo arco della navata sinistra.

Nel 1786 avvennero dei restauri che determinarono alcune modifiche sostanziali rispetto all’aspetto originario: sulla facciata, ad esempio, furono chiuse le due porte laterali alla principale. Sul fianco invece ne venne chiusa una ponendo, nel vano della stessa, un confessionale marmoreo. Le due colonne vicine alla porta di ingresso furono trasformate in pilastri, mentre le antiche finestre furono chiuse e rifatte.

Una epigrafe araba dell’undicesimo secolo è esposta nella contro facciata. Sull’altare maggiore, scolpito nel 1730 da Andrea Vaccà, vi è il simbolo di Pisa, la croce. Sulla parete destra un crocifisso ligneo realizzato su modello del Volto Santo di Lucca (1370).

Il pontefice San Sisto fu decapitato per essere stato sorpreso a celebrare una liturgia non permessa secondo l’Editto persecutorio dell’imperatore Valeriano: questi aveva obbligato i cristiani a partecipare al culto nazionale degli dei pagani e aveva impedito loro di riunirsi nei cimiteri, minacciando con l’esilio o la morte chiunque fosse stato trovato a disubbidire l’ordine.

Il 6 agosto è giorno memoriale delle antiche glorie di Pisa, che in questa data ricorda storiche imprese: ed infatti sul fianco della chiesa nel 1966 fu posta una lapide dove si ricordano non solo i fasti della città, ma anche le vittime di tutte le guerre.

Alcune date significative, tralasciando quella infausta della Meloria del 6 agosto 1284:

6 agosto 1087, espugnata Pantelleria i Pisani sbarcano sulla costa africana dove conquistano Zawila e Mahdiya;

6 agosto 1113, conquista delle Baleari da parte dell’armata Pisana, comandata dal vescovo Pietro;agosto 1119, vittoria sui genovesi a Portovenere;

6 agosto 1135, conquista di Amalfi e altre città e castelli (anche se poi i Pisani furono sconfitti e messi in fuga dal re di Sicilia Ruggero Altavilla;

6 agosto  1262, vittoria su Genova della flotta Pisana nelle acque di Portovenere.

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