Durissima polemica tra Vittorio Sgarbi e l’assessore all’Ambiente della Regione Toscana, Monia Monni. Il critico d’arte non ha mandato giù il via libera dato dalla Regione al parco eolico “Monte Giogo in Villore”, che sorgerà tra Vicchio e Dicomano (Firenze). Il progetto, approvato dopo un iter durato due anni, prevede l’installazione di sette aerogeneratori.

“Il Mugello di Giotto sarebbe rovinato”, ha detto Sgarbi. E rivolgendosi all’assessore ha aggiunto: “Andrai all’inferno per questo. Monni… Capra”. E ancora: “Lo Stato, il Governo, facciano qualcosa contro questo scempio”. Il critico d’arte si unisce alla polemica dei sindaci di Vicchio (Carlo Campà) e di Campi Bisenzio (Emiliano Rossi), oltre che da alcuni comitati di cittadini e associazioni ambientaliste.

Bocciatura anche dal sovrintendente per la città metropolitana di Firenze, Andrea Pessina, che in Conferenza dei servizi ha espresso parere negativo per quanto riguarda la Via (Valutazione di impatto ambientale), e dopo il via libera della Regione farà ricorso presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Pur essendo sostanzialmente d’accordo con Sgarbi il sindaco di Vicchio ha espresso la propria solidarietà all’assessore Monni: “Si può essere contrari al progetto eolico e opporsi con i modi previsti dalle normative – ha detto Carlo Campà -. Chi ha visto il video dell’onorevole Sgarbi non può non ritenerlo una sguaiata, cialtronesca manifestazione del pensiero, parole che offendono. Le sgarbate parole sono dirette all’assessore regionale, ci siamo abituati in questi due anni a questi toni tipici di chi non ha niente da dire. La mia solidarietà a Monia Monni”. Anche il primo cittadino di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, si schiera dalla parte dell’assessore regionale: “Sgarbi ormai è una macchietta, ma è inaccettabile che al confronto si sostituiscano insulti e violenza verbale”.

Il Monte Giogo di Villore

Cosa prevede il progetto

I sette aerogeneratori, dell’altezza di circa 95 metri, verranno installati sul crinale del Monte Giogo, nel Mugello. Avranno una potenza complessiva di 29,6 MW e produrranno 80 milioni di kWh all’anno. Il risparmio di CO2 stimato è di circa 40mila tonnellate all’anno, pari alla quantità prodotta da una famiglia media italiana in 10mila anni. L’impianto dovrebbe essere realizzato in 19 mesi di lavoro ed entrare in funzione per l’ottobre 2023. L’impianto rientra nei progetti previsti nel Piano Industriale che destina il 100% degli investimenti previsti nel settore della generazione energetica alla realizzazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili.

Le parole dell’assessore

“Il sì era già arrivato dopo la conferenza dei servizi che si era tenuta a gennaio – ha chiarito l’assessore Monni -. Adesso la decisione è stata formalizzata anche dalla giunta. L’impianto genererà almeno 80 milioni di kWh annui e consentirà di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di circa 100 mila persone, molte di più di quelle che vivono nel comprensorio del Mugello che conta circa 64 mila abitanti. Questa scelta è coerente con i Piani europei, con quelli nazionali e con lo spirito del Pnrr, che sostiene l’abbandono delle fonti fossili a favore delle energie rinnovabili. Inoltre contribuirà a tagliare le emissioni di CO2 di circa 40 mila tonnellate l’anno”.

1 Comment

  1. Jackson Brown Reply

    prima di eccepire sullo stile altrui, qualche sindaco sarebbe bene che si facesse uno shampoo e chiudesse a dovere la patta dei jeans…

Scrivi un commento