Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa in cui si fa una riflessione sul nuovo Piano del Commercio del Comune di Pisa. Il tema affrontato è quello delle bancarelle vicino alla Torre di Pisa. A seguire l’opinione di Confcommercio. In fondo un nostro breve commento. Se vi va esprimete la vostra opinione nei commenti o sui social.

I primi firmatari dell’Appello “Mai più bancarelle in Piazza dei Miracoli” che, tre anni fa, ha avuto tra i promotori tanta parte del mondo della cultura, delle professioni, dell’associazionismo culturale ed ambientale e che è stato sottoscritto da oltre 2700 cittadini, esprimono la loro soddisfazione. Finalmente anche il piano del commercio del Comune di Pisa prende atto di quello che le leggi, il buon senso, la volontà della città da tempo chiedevano: la Piazza del Duomo libera da qualsiasi forma di commercio ambulante.

Auspichiamo che il nuovo piano preveda l’esclusione di qualsivoglia attività di commercio ambulante a posto fisso e/o mobile in tutti gli 8.87ha del Sito Unesco, sottolineando che esso comprende, oltre alla Piazza del Duomo, la Piazza e l’edificio dell’Arcivescovado, il tratto di via Santa Maria fino alla Chiesa di San Giorgio dei Tedeschi, la via Cardinale Maffi fino a Via Monsignor Ugo Camozzo. Quindi occorre liberare tutta quest’area dalle postazioni che tuttora vi insistono.

Inoltre per una nuova immagine dell’offerta turistica è anche necessario liberare e riqualificare le zone limitrofe: da Piazza Manin a Largo Cocco Griffi. Si smetta di voler subordinare a presunti interessi economici l’immenso patrimonio monumentale della nostra città.

Valeria Caldelli, Pierluigi D’Amico, Silvia Silvestri

Cosa dice Confcommercio

Sulle bancarelle del Duomo, di fronte al no granitico del Comitato per il decoro per un possibile rientro in piazza, era assolutamente necessario mettere la parola fine una volta per tutte. Era impensabile continuare la situazione indecorosa che dura da oltre otto anni. Di fronte a irrealizzabili e demagogiche promesse fatte da altri, come associazione abbiamo sempre mantenuto i piedi per terra e un sano realismo per il bene di tutti gli operatori coinvolti. Consapevoli della complessità, mai ci siamo lanciati in iperboliche e irrealizzabili promesse. La proposta dell’amministrazione comunale ha il pregio di offrire, grazie alla rottamazione, una exit strategy per chi decide di lasciare, di creare delle aree mercatali omogenee in tutta l’area monumentale, peraltro sottoposta a interventi significativi di riqualificazione e ripavimentazione, mentre le nuove strutture saranno a carico dell’amministrazione comunale ed eventuali posteggi abbandonati non saranno rimessi a bando”.

 Franco Palermo e Alessio Giovarruscio
Confcommercio Pisa

Riflessione

Sicuramente quelle bancarelle sono un colpo nell’occhio, di fronte a tanta bellezza. Esistono precise regole che pongono dei vincoli a tutela del patrimonio storico e artistico. Pertanto le amministrazioni pubbliche devono tenerne conto. Esiste, però, anche il problema economico, legato alle famiglie che vivono sulle entrate derivanti dalla vendita dei souvenir. E c’è anche un altro aspetto di cui bisogna tener conto: il diritto, da parte dei turisti, di poter trovare qualcosa da comprare, dei piccoli oggetti (i souvenir appunto) da portare ai propri cari. Insomma, il commercio risponde a dei bisogni, e in questo caso il bisogno è quello avvertito dai turisti. A nostro avviso bisognerebbe trovare un’area, non lontana da Piazza dei Miracoli, dove poter collocare le bancarelle, o dei piccoli chioschi attrezzati. Dove sono ora, a ridosso della porta che conduce in Piazza, non ci sembra la soluzione migliore. Una soluzione si può (e si deve) trovare.

 

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