Il premio ottenuto da uno studio legale di Milano che ha assistito la multinazionale Gkn nella vertenza che ha portato al licenziamento di più di 400 lavoratori è arrivato anche alle orecchie del ministro del Lavoro Andrea Orlando, che così ha commentato: “È una notizia che mi ha fatto molto riflettere. Bisogna riflettere su una società nella quale diventa una medaglia aver assistito una multinazionale nel licenziamento in tronco di lavoratori. Dobbiamo riflettere se questo è un merito o forse, come sarebbe più giusto, un elemento che può provocare riprovazione sociale. Dobbiamo pensare a cosa sia successo per arrivare a questo punto. Non è giusto vantarsi di un licenziamento. Bisogna riflettere sul come sia possibile che diventi quasi normale che uno rivendichi di aver assistito quel tipo di licenziamento”.

Intanto il titolare dello studio legale LabLaw, Francesco Rotondi, chiarisce la propria posizione: “Non esiste un premio per chi licenzia e nessun premio è stato dato al mio studio perché siamo stati bravi a licenziare, questa è solo una strumentalizzazione mediatica che da una parte posso condividere sotto un profilo umano con i lavoratori interessati, ma non condivido in nessun modo per l’altra parte del mondo. E aggiunge: “Nessuno ha licenziato 430 persone e nessuno in questo momento ha voglia di licenziarle. Il mio studio da oltre trent’anni non fa altro che cercare soluzioni per le imprese che a noi si rivolgono per la gestione di questi problemi occupazionali e in trent’anni abbiamo raggiunto migliaia di accordi con i sindacati e con le istituzioni che hanno portato a una soluzione che ha gestito gli interessi ovviamente degli imprenditori ma anche e comunque dei lavoratori interessati. Come in questo caso infatti si sta pensando a soluzioni che possano evitare in assoluto qualsivoglia problema occupazionale e sociale”.

Rotondi conclude sottolineando che “questa strumentalizzazione non fa altro che fomentare un odio e una pericolosità sociale inaccettabili. È la prima volta che ci troviamo di fronte a una personalizzazione dell’attività professionale. Io sono molto preoccupato per la sicurezza dei miei collaboratori, della mia famiglia e da ultimo per me. Questo modo di fare comunicazione è dannoso per tutti: per la società, per i lavoratori e per i professionisti. Sono mesi che noi con i nostri partner, le istituzioni e la società stiamo cercando di trovare una soluzione da un problema che esiste, questo è fuor di dubbio. Però questo è lo sforzo che è stato premiato dalla società che ci ha dato e indicato tra gli studi migliori in questo settore”.

Come avevamo sommessamente concluso nel nostro precedente articolo, “è giusto che un gruppo di professionisti manifesti il proprio orgoglio per l’apprezzamento ricevuto. Ci mancherebbe. Forse, però, sarebbe opportuno uno sforzo in più a livello comunicativo, giusto per evitare scivoloni indesiderati”. E nel caso in questione è evidente che sia stato un brutto scivolone, a livello comunicativo.

Come riporta il Corriere fiorentino lo studio legale ha ammesso che sia stato fatto “uno scivolone sulla comunicazione”, precisando che “non siamo affatto felici del licenziamento dei lavoratori della Gkn”.

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