Tommaso Giacomelli

Un epilogo immensamente doloroso per la Fiorentina, che si vede sfuggire di mano una vittoria quasi certa, con i suoi tre punti assaporati e sfiorati con mano fino a cinque minuti dalla fine, fino quando il destino ha preso una direzione inversa. Si sa, il gioco del calcio è imprevedibile e crudele, ma in questa sconfitta per 2 a 1 sul campo dell’Empoli, c’è tanto merito degli azzurri per non aver mai mollato e per essere rimasti compatti e coesi fino all’ultimo, ma soprattutto c’è tanta colpa da parte dei viola, che ancora una volta subiscono reti decisivi nell’ultimo quarto d’ora. Un qualcosa su cui riflettere abbondantemente.

La trasferta empolese era il primo esame di maturità per la truppa di Italiano, bella e frizzante, spesso troppo leggera ma sparuta contro le grandi. Adesso il calendario ha posto dinnanzi alla Fiorentina delle partite abbordabili, quelle da mordere per portare la vittoria a casa a ogni costo, per costruire solide fondamenta per un campionato finalmente ambizioso. Eppure, anche stavolta qualcosa non ha funzionato, sul più bello la Viola si è inceppata, è rimasta incompiuta. Il canovaccio è il solito, primo tempo arrembante con tantissime occasioni non concretizzate, una su tutte il rigore in movimento fallito da Quarta, così come i vari tentativi di Saponara e Bonaventura. Anche una traversa, un po’ fortunosa, ci si è messa di mezzo e ha bloccato il tabellino sullo 0 a 0.

Nella ripresa la Fiorentina sblocca il risultato con il solito onnipotente Vlahovic, che propizia l’inizio dell’azione lanciando Callejon nello spazio, che a sua volta rimette il pallone in mezzo all’area di rigore dove il serbo si catapulta con inaudita ferocia. Dopo, gli uomini di Italiano si specchiano e non concretizzano un dominio del campo assoluto, infatti con troppa supponenza e sufficienza permettono all’Empoli di restare in partita. In due minuti, il mondo si capovolge, gli errori di Terracciano in uscita e di Odriozola, permettono prima a Bandinelli e poi a Pinamonti di ribaltare la partita. 2 a 1 per l’Empoli, e derby che va agli azzurri.

Alla Fiorentina, schizofrenica e immatura, arriva in deposito la settima sconfitta stagionale. Un po’ troppi zero per coltivare ambizioni europee di un certo livello. Inoltre, desta un po’ di perplessità la gestione e la tenuta fisica, nonché psicologica, dei giocatori nei secondi tempi. Stavolta, anche i cambi operati da Italiano hanno compromesso il risultato finale, specialmente la sostituzione di Torreira con Ambrabat, che ancora una volta – come contro la Juventus – si è reso protagonista in negativo. Non tutto è da buttare, la classifica resta ancora dignitosa, ma una sconfitta del genere brucia e fa riflettere. Bravi gli azzurri di Andreazzoli, squadra organizzata e grintosa, che sicuramente darà del filo da torcere ancora a tante squadre in questa Serie A.

Foto: Gabriele Maltinti, Getty Images (ilGiornale.it)

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