Tommaso Giacomelli

Poteva essere una partita complessa, complicata, non affatto facile. Fiorentina–Spezia è stata così almeno per i primi trenta minuti, perché la Viola un po’ imballata e un po’ impacciata continuava a sbattere contro il muro eretto dalla difesa ligure, mentre gli uomini di Thiago Motta continuavano a creare pensieri alla retroguardia molto alta dei gigliati. Una volta rotto l’argine, la squadra di Italiano è stato un fiume in piena, che ha travolto gli avversari con una forza e una qualità straordinarie. Il grande mattatore della giornata è stato Dusan Vlahovic, autore di una magistrale tripletta.

Lo scorso anno la Fiorentina di Prandelli vinse 3 a 0 contro lo Spezia proprio di Italiano, ma nonostante il medesimo risultato, quest’anno l’autorità e il piglio con cui la Viola ha avuto la meglio degli avversari è la miglior testimonianza di quanto la squadra abbia un’altra marcia rispetto alla passata stagione. Nel pomeriggio di Firenze, i padroni di casa hanno mostrato di nuovo l’argenteria più pregiata, fatta di intensità, fraseggi veloci, pressione e qualità. Oltre al già citato Vlahovic, le performance di Saponara, Bonaventura, Torreira e di tutta la difesa sono state da incorniciare. Anche gli uomini entrati dalla panchina, su tutti Odriozola, sono stati capaci di dar un ulteriore cambio di passo per marciare spediti verso la vittoria.

Tornando sul protagonista del giorno, Vlahovic sembra aver fatto un patto con sé stesso e con la piazza. È tornato a prendersi la responsabilità di tirare e segnare il calcio di rigore (11 gol su 11 tentativi dal dischetto), a lottare e a far gol su azione, cosa che mancava ormai da agosto. Il giovane serbo si è preso anche gli applausi di gran parte dello stadio, con una Fiesole ancora timida nell’acclamare il suo centravanti dopo le note vicende contrattuali.

Infine, dopo undici giornate la Fiorentina si ritrova al sesto posto a 18 punti, al pari della Lazio. Una situazione di classifica lusinghiera e che sia tifoseria che società sperano di occupare fino alla fine della stagione. Visto l’andamento di questa prima parte di campionato, c’è da credere che la Fiorentina possa sperare di conquistare l’ambito posto con vista sull’Europa, anche perché se non si considera la sciagurata trasferta di Venezia, gli uomini di Italiano hanno sempre portato a casa il bottino pieno contro le squadre che la seguono, mentre ha – quasi – sempre perso contro le grandi della Serie A.

Adesso arriva la Juventus, non una partita come le altre, con la Fiorentina che vola verso Torino con tre punti di vantaggio rispetto ai bianconeri. Una situazione inusuale e favorevole per sfatare il trend negativo contro le “sette sorelle” del torneo. Appuntamento quindi a sabato 6 alle 18 per il grande match contro i rivali di sempre.

 

Foto: L’esultanza di Vlahovic (Fotogramma – ilGiornale.it)

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