In Toscana capita spesso che città e villaggi si vantino di aver avuto un ruolo nella storia più importante di quanto raccontino le cronache. Non succede però nel caso di Pietrasanta, giustamente orgogliosa per aver dato i natali, esattamente 200 anni fa, al vero inventore del motore a scoppio. Non molti conoscono la sua storia, ma il motore che ha dato il via alla rivoluzione della mobilità personale non fu inventato in Germania ma in Toscana, quasi vent’anni prima dei brevetti dei tedeschi Otto e Benz.

Padre Eugenio Barsanti, un padre scolopio innamorato della matematica e della fisica, creò il primo modello funzionante di motore a scoppio nel 1854. Invece di usare derivati degli idrocarburi come benzina o gasolio, il suo motore era pulito, visto che usava una miscela di idrogeno ed aria. Dal tubo di scarico niente veleni ma solo vapore acqueo. Nonostante anni di tentativi, il motore toscano non ebbe successo, diventando alla fine una nota a margine della storia della scienza. Se solo ci si fosse resi conto di quanto dannosi potessero essere gli idrocarburi per l’ambiente, il nostro mondo sarebbe un posto molto diverso.

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2 Comments

  1. Articolo molto interessante, un solo piccolo appunto: Alessandro Volta era comasco e non milanese come riportato.
    Cordiali saluti.

  2. Riccardo Silvestri Reply

    Articolo bello e curioso, non capisco però perchè in fasi successive nessuno cercò di riprodurre tale progetto. Probabilmente aveva qualche problema non risolto?

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