Pubblichiamo un intervento dell’associazione Amici di Pisa sull’adeguamento della superstrada Fi-Pi-Li. Il sodalizio ribadisce che è necessario attingere a risorse importanti, pluriennali, per adeguare l’infrastruttura. E sferza la classe dirigente, “basta rimpalli e scaricabarili”, denunciando “l’autoreferenzialità della politica”.

 

Da troppi anni si levano grida di proteste, di dolore e di morte – pressoché inascoltate o blandite dalla politica in clima elettorale – da parte dei cittadini toscani in veste di automobilisti-utenti della famigerata Superstrada. Superstrada nata in ritardo, vecchia, con un tracciato che già escludeva Pisa dal collegamento diretto con Livorno e che annovera una lunga, tragica lista di morti, feriti, incidenti e inchieste della Magistratura. Ci saremmo aspettati che la Regione Toscana prendesse la palla al balzo del Recovery Fund per mettere la superstrada in completa sicurezza con una terza corsia e corsia di emergenza adesso mancanti e provvedere a togliere strozzature e pericolose curve nel tracciato. Invece, abbiamo assistito ad un’azione della Regione volta a perorare il mega appalto della Darsena Europa, ovvero l’allargamento del Porto di Livorno in mare aperto per 1500 metri, le cui ricadute ambientali ed erosive in danno al Litorale Pisano sono quasi certe e terribili le preoccupazioni degli operatori balneari, degli ambientalisti.

Ecco, riparare agli errori si può e si deve, soprattutto quando si riveste un ruolo di politica regionale come appunto la Regione ha. Che non può più starsene nella torre d’avorio dei velluti e degli arazzi dei palazzi fiorentini, circondata da interessati adulatori, ma deve fattivamente perseguire il bene comune, rigettando progetti infrastrutturali doppioni – Darsena Europa a Livorno sta a Piombino come la nuova Peretola sta a Pisa –, bene comune della gente che tutti i giorni deve mettersi al volante sulla superstrada e farsi bene il segno della croce, perché la Superstrada è interesse e utilità per tutti i toscani, non per alcuni privilegiati. Ma vi pare normale tutto ciò? No. Basta. Voltiamo pagina, diamoci una mossa”

Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Presidente degli “Amici di Pisa”

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