Se per molti pisani Tirrenia vuol dire essenzialmente il mare di casa, questa cittadina fino all’inizio degli anni ’30 nemmeno esisteva. Tra Pisa e Livorno c’era il Tombolo, zona malfamata dominata da meretrici e delinquenti. Fu il regime fascista a bonificare le paludi ed inventarsela dal nulla. Tirrenia era stata pensata come località balneare e serviva qualcosa di speciale per convincere i borghesi a comprare le costose villette. Grazie ad un regista fallito e un rampollo di casa Agnelli, Tirrenia ospitò i primi studi cinematografici moderni d’Italia, diventando nel giro di pochi anni la “Hollywood sull’Arno”. ASCOLTA LA STORIA

Seguiteci mentre vi raccontiamo l’epopea di questo ambizioso esperimento e di come fu ucciso dalla megalomania del Duce. Di quegli stabilimenti all’avanguardia rimangono solo le memorie di chi vi ha imparato il mestiere. Eppure sarebbe bastato poco per trasformare il sogno in realtà. Nel 1957 un produttore inglese stava per scegliere Tirrenia per realizzare una serie di film tratti da romanzi d’azione di cui aveva acquisito i diritti. Se le cose fossero andate in maniera diversa, James Bond sarebbe stato girato agli Studi Pisorno. Conoscete qualcuno che lavorava negli studi di Tirrenia? Avete mai incontrato una stella del cinema quando stavano girando sul litorale pisano? Fatecelo sapere cosa ne pensate partecipando alla conversazione sui nostri canali social:
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