Francesco Fasulo

Mi rendo conto dell’enormità dell’impresa quando apprendo che l’unica medaglia di cui la BBC dà notizia nelle breaking news in tutte le Olimpiadi è quella dei 100 piani maschili. 9,80, come Bolt cinque anni fa. Abbraccio straordinario (Tamberi-Jacobs) che sancisce il ritorno dell’Atletica nel panorama dello sport italiano dopo un ventennio di nulla.

La libecciata domenicale costringe la gente in casa sulla West Cost. Sentire l’urlo disumano dalle case adiacenti che fino a poco prima pensavo disabitate e la vittoria del non ingessato olimpico nella disciplina a me più cara, mi commuove.

Mi commuove altresì la storia dell’esistenza controversa vissuta da Marcello, mi commuove l’occhialuto qatariota gufato per tutta la gara da milioni di italiani che chiede se possono avere entrambi l’oro al collo, mi commuove Franco Bragagna telecronista Rai) che finalmente ha la sua serata perfetta e grida MARCELLO come Sofia Loren in un trionfo di nuova italianità che ormai comprende volenti o nolenti tutte le etnie.

Gianni Mura avrebbe descritto magnificamente questo evento ed Emanuela Audisio parla di super Golden Sunday. Mentre finisco questo scritto entro in tabaccheria e i miei primi clienti sono Jamie, il calzolaio filippino con figlia plurilaureata e un ragazzo di Mauritius con un bambino che ricorderà tra vent’anni Jacobs come noi ricordiamo Pietruzzo da Barletta in una Mosca 80 in piena Guerra fredda. I più canuti la famosa curva di Berruti in una Roma da Dolce vita. Comunque forza PISA. Bona Ugo!

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