Come molte altre città Firenze deve gestire gli effetti indesiderati della cosiddetta “movida”, che specie d’estate possono diventare molto pesanti. Il sindaco Dario Nardella ha emesso un’ordinanza con cui vieta il consumo di alcolici dalle 21 alle 6 del mattino in alcune zone della città, il giovedì, venerdì e sabato. Cerca, in questo modo, di limitare i danni e gli eccessi, che vedono alcune zone, all’indomani dei bagordi, trasformarsi in campi di battaglia coi migliaia di bottiglie di vetro sparse per terra e altri generi di rifiuti, per non parlare degli schiamazzi e del disagio patiti dai residenti nelle zone del “divertimento”.

Il paradosso, come evidenziato in un articolo di dissapore.com ripreso da Dagospia, è che alcune zone del centro sono diventate off limits: in pratica non ci puoi passare, a meno che tu non viva o lavori oppure stia andando in un locale. Se pensi di farti una passeggiata tra le stradine, magari facendo due passi mentre consumi il tuo gelato, sappi che devi girare al largo da certe zone, aperte solo a chi consuma. Il perimetro delle zone sottoposte a questo divieto è abbastanza ampio. Se ad esempio alle 21.30 di un sabato ti trovi in piazza Strozzi o in piazza Santa Croce oppure in piazza della Repubblica, e arriva un vigile urbano per un controllo, o hai in mano lo scontrino di un bar o un ristorante, oppure qualcosa che dimostri che hai prenotato in un locale, oppure scatterà la sanzione amministrativa da 400 a mille euro. Un vero e proprio salasso.

A Pisa le forze di sinistra avevano gridato allo scandalo per un’ordinanza del sindaco leghista Michele Conti che vietava di sedersi sulle scalinate delle chiese o dei monumenti. Chissà cosa diranno ora le stesse forze politiche di fronte all’ordinanza del Comune di Firenze. La salvaguardia del decoro è un tema molto importante, intendiamoci. Troppo lassismo ha prodotto situazioni che, in certi casi, sono davvero insostenibili. Però togliere la libertà di farsi una passeggiata all’aria aperta ci sembra davvero troppo. Una città deve poter essere vissuta anche da chi non consuma e, semplicemente, desidera passeggiare o prendere una boccata d’aria. Non fresca, di questi tempi, ma pur sempre aria aperta.

Le aree no limits a Firenze

– Fra piazza Beccaria (esclusa), Borgo La Croce, piazza Sant’Ambrogio, Via Pietrapiana, via Giuseppe Verdi, via dell’Agnolo, viale della Giovine Italia (escluso);

– Piazza S. Spirito, via dei Michelozzi (nel tratto da Piazza S. Spirito a Borgo Tegolaio), via del Presto di San Martino (tratto tra Borgo Tegolaio e via de’ Coverelli), compresi il sagrato e la scalinata della Basilica di Santo Spirito, zona quest’ultima al centro di aspre polemiche;

– Piazza Strozzi, via degli Anselmi, via dei Sassetti, piazza dei Davanzati, via Pellicceria, piazza di Parte Guelfa, piazza della Repubblica, via dei Brunelleschi, via di Porta Rossa (tratto compreso fra via Calimala e via Monalda), via Calimala (tratto tra via di Porta Rossa e piazza della Repubblica), via dei Lamberti (tratto tra via Pellicceria e via Calimala), via dei Cavalieri, via San Miniato fra le Torri; Piazza Santa Croce; Piazza S.S. Annunziata; Piazza San Lorenzo.

Il Comune: “Equilibrio tra diverse esigenze”

L’assessore alla Sicurezza Benedetta Albanese spiega che queste sono “regole chiare per la vivibilità delle nostre strade e delle nostre piazze… Con questa ordinanza vogliamo garantire a tutti la possibilità di vivere gli spazi pubblici in maniera sicura trovando un equilibrio fra le diverse esigenze a partire dalla prevenzione sanitaria ancora in corso che comporta la necessità di evitare situazioni di contagio. E’ un grande impegno della Polizia municipale e delle forze dell’ordine. Se tutti rispettiamo le regole possiamo conciliare la tutela del diritto alla quiete, la necessaria sicurezza urbana e il diritto di vivere le piazze. Si tratta di misure anche volte a verificare la ‘sostenibilita’ dei flussi e che potranno essere rimodulate, eventualmente mitigate, in ragione della risposta”.

1 Comment

Scrivi un commento