In attesa di conoscere il futuro del Monte dei Paschi di Siena, sono stati nominati i nuovi membri della Deputazione generale, organo di indirizzo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che ha come scopo promuovere e supportare lo sviluppo socio-economico del territorio e della comunità. Come previsto dallo statuto la Deputazione generale è composta da 14 persone: 4 designati dal Comune di Siena, 2 dalla Provincia di Siena, 1 ciascuno da Regione Toscana, Università degli Studi di Siena, Arcidiocesi di Siena – Colle Val d’Elsa – Montalcino, Camera di Commercio Arezzo-Siena, Università per Stranieri di Siena; un membro ciascuno tra le terne di nominativi presentate rispettivamente dalla Consulta del Volontariato Provincia di Siena, dall’Irpet (Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana) e Ministero della Cultura.

Ecco chi sono i membri della nuova Deputazione Generale, che ha mandato quadriennale e resterà in carica fino all’approvazione del bilancio di esercizio 2024: Riccardo Baccheschi, Monica Barbafiera, Alessandro Manganelli, Margherita Anselmi Zondadari (Comune di Siena); Leonardo Brogi, Serena Signorini (Provincia di Siena); Paolo Chiappini (Regione Toscana); Maurizio Casiraghi (Università degli Studi di Siena); Franco Guerri (Arcidiocesi di Siena – Colle Val d’Elsa – Montalcino); Remo Grassi (Camera di Commercio Arezzo-Siena); Andrea Erri (Università per Stranieri di Siena); Serenella Pallecchi (Consulta del Volontariato Provincia di Siena); Patrizia Asproni (Ministero della Cultura); Anna Loretoni (Irpet).

Fondazione Monte dei Paschi di Siena è stata costituita il 28 agosto 1995 dopo il processo di ristrutturazione del settore bancario avvenuto in Italia negli anni ’90. La Fondazione trae origine dal Monte dei Paschi di Siena, creato nel XVII secolo per voto della Magistratura e del popolo senese, che discende dal Monte di Pietà, fondato nel 1472 per volere della Repubblica di Siena.

“Il 2020 è stato per la Fondazione Monte dei Paschi un anno molto positivo con un risultato che è il migliore dal 2009”, ha sottolineato il presidente dell’ente senese Carlo Rossi presentando il bilancio dello scorso anno “complicatissimo per tutti, anche per i mercati finanziari” che registra un avanzo d 30,7 milioni di euro contro i 24 dell’anno precedente. Un risultato influenzato “da una risorsa straordinaria di 28 milioni” ottenuti dalla chiusura della causa con la banca giapponese Nomura. Nel 2020 il patrimonio della Fondazione senese è aumentato di 18,39 milioni, arrivando in totale a 454,8 milioni di euro. Un anno nel quale le erogazioni sono state di oltre 9 milioni, e sono stati decisi sostegni anche alle emergenze derivate dalla pandemia. Aumentato il fondo di stabilizzazione con un più 11,1% rispetto al 2019, e il fondo per attività istituzionali del 30,6%. In diminuzione del 2% i costi operativi e del 7% quegli degli organi rappresentativi. Per quanto riguarda gli investimenti Marco Forte direttore della fondazione ha sottolineato la politica di diversificazione dell’ente iniziata nel 2019 “in grado di generare flussi finanziari annuali e per quanto possibile costanti e stabili nel tempo”.

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