Tommaso Giacomelli

La Fiorentina torna alla vittoria, in un momento cruciale nella corsa alla salvezza. I Viola passano 2 a 1 a Verona con le reti di Vlahovic (rigore) e Caceres, mentre Salcedo non basta all’Hellas per raggiungere i toscani. Certo, quanta paura per gli uomini di Iachini, che sentivano il peso della sfida e il fiato sul collo delle inseguitrici Torino e Cagliari. Il mini ritiro, organizzato dopo la sconfitta di sabato col Sassuolo, sembra aver dato i suoi frutti.  Vero che la Fiorentina non ha fatto una partita straordinaria, specialmente nella prima frazione di gara. Il Verona col suo palleggio e la sua organizzazione ha messo subito in difficoltà i gigliati, tenuti a galla da Dragowski – con due ottime parate – e da Venuti che salva sulla linea di porta un gol fatto, su colpo di testa di Lasagna. Gli uomini di Iachini, contratti e impauriti, sono autori di moltissimi errori, specialmente in impostazione del gioco. La scintilla la accende Venuti con una grande giocata sulla fascia destra e con il servizio in mezzo all’area per l’accorrente Bonaventura, che viene contrastato irregolarmente. Dal dischetto Vlahovic – sempre più uomo squadra e trascinatore – non sbaglia. La Fiorentina sblocca la partita torna negli spogliatoi in vantaggio per 1 a 0.

La paura era di rivedere lo stesso film visto col Sassuolo, quando i Viola rientrarono in campo per il secondo tempo molli e deconcentrati. Questa volta è andata diversamente, infatti la seconda frazione di gara è stata giocata in modo migliore. Sono cresciute le prestazioni individuali di tanti, a partire da Ambrabat e Pulgar, ma soprattutto la Fiorentina è stata capace di amministrare il vantaggio senza timore, rallentando spesso il ritmo, sfoderando un buon palleggio. Col raddoppio, a firma di Caceres, sugli sviluppi di calcio d’angolo, la partita sembrava chiusa, ma la classica sbavatura difensiva ha rimesso in partita il Verona con il gol di Salcedo, classe 2001.

La Fiorentina, tuttavia, non si è persa d’animo e non si è smarrita, continuando a fare la sua partita difendendo e legittimando il vantaggio. Al triplice fischio finale, la Viola guadagna tre punti fondamentali per la sua lotta salvezza. Adesso la classifica recita 33 punti, con Genoa e Spezia che vengono scavalcate a quota 32, con una partita in meno, mentre il Cagliari torna lontano 8 lunghezze. Naturalmente la missione non finisce qua, ma visto il calendario delle prossime settimane, a partire dal prossimo incontro con la Juventus, era importante per i gigliati tornare a fare punti pesanti. Un pizzico di luce in fondo a un tunnel buio, lungo una stagione intera.

Tommaso Giacomelli

 

Foto Paola Garbuio/LaPresse (ilGiornale.it)

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