Il 19 aprile 1945 i paracadutisti italiani del II battaglione del reggimento “Nembo”, della “Folgore”, nella battaglia di Case Grizzano (nella frazione di Casalecchio dei Conti del comune di Castel San Pietro Terme, Bologna) ebbero la meglio sulla I Divisione di paracadutisti tedeschi, reduci dagli scontri di Cassino, i cui membri erano chiamati “Diavoli verdi”. Nonostante il fuoco delle forze tedesche i parà dell’Esercito italiano riuscirono a mantenere il controllo di questo punto considerato strategico, aprendo la strada all’avanzata degli Alleati verso Bologna. Nel 76° anniversario di quella battaglia il 183° reggimento paracadutisti “Nembo” ha ricordato l’evento storico con l’aviolancio della Bandiera di Guerra del Reparto.

L’ufficiale paracadutista più giovane dell’unità, dopo aver saldamente vincolato a sé la Bandiera di Guerra, insieme ad alcuni paracadutisti del “Nembo,” è salito a bordo di un aereo C130J della 46^ Brigata Aerea, schierato presso l’aeroporto di Pisa. Dopo il decollo e qualche minuto di volo è avvenuto l’aviolancio sulla zona di Altopascio (Lucca). Una volta a terra il colonnello Vincenzo Zampella, comandante del 183° Nembo, ha reso i massimi onori alla Bandiera e ha ricordato a tutti i presenti l’importanza e il valore di questa ricorrenza.

Piccolo borgo dell’appennino emiliano, Case Grizzano era un caposaldo posto a difesa di Bologna e della famigerata “Linea Gotica”. Per quelle eroiche gesta la Bandiera di Guerra del 183° Nembo fu insignita di medaglia d’argento al valor militare. Al tenente colonnello Giuseppe Izzo fu conferita la medagli d’oro al valor militare e, unico italiano, la Distinguished Service Cross, seconda più alta decorazione assegnata dall’esercito degli Stati Uniti.

Foto: Esercito Italiano

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