Nuovo capitolo sull’annosa questione dello stadio di Firenze, che come molti altri in Italia deve essere ristrutturato-modernizzato oppure costruito ex novo. Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, propende per la seconda strada, perché è convinto che per avere un impianto in grado di vivere tutti i giorni e produrre reddito (non solo quando c’è la partita) occorrano strutture e servizi che solo uno stadio nuovo può offrire. Da qualche tempo va avanti lo sforzo per individuare l’area giusta dove costruirlo, ma fino ad ora niente da fare. Commisso, sfiduciato, ha detto che non metterà un euro nel vecchio stadio. Subito si è fatto avanti il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dicendo che ci penserà il Comune (e il pubblico), vista l’importanza dello stadio per l’intera città. Entro aprile il Comune predisporrà il concorso di progettazione a cui si sono già detti interessati architetti di fama internazionale. Si conta (spera) di partire con i cantieri entro il 2022 e di finire entro il 2025. Tempi record, se pensiamo ad altri grossi cantieri fiorentini. Intanto si apprende che i lavori per lo stadio Artemio Franchi dovrebbero ricevere dallo Stato tra i 90 e i 100 milioni di euro, grazie ai fondi del Recovery Fund. Sì, avete capito bene: quasi cento milioni dei fondi del Recovery potrebbero servire a ristrutturare uno stadio, inserendo l’Artemio Franchi tra i monumenti nazionali definiti “grandi attrattori culturali” da riqualificare. In questa definizione, grandi attrattori culturali, rientrano musei, edifici storici e monumenti che il Governo si propone di rilanciare.

In un’audizione congiunta delle Commissioni cultura e sport di Camera e Senato il ministro Dario Franceschini ha detto che “si tratta di un’opera di grande valore, non c’è più l’ipotesi di un intervento di un privato, quindi essendo lo stadio di proprietà del Comune si chiede di immaginare un intervento con risorse pubbliche su un bene che resta pubblico. Più o meno gli interventi sui grandi attrattori culturali sono finalizzati a questo”. A richiedere a gran voce questa soluzione, oltre al sindaco di Firenze, i parlamentari Riccardo Nencini, Flavia Piccoli Nardelli, Gabriele Toccafondi e Vittorio Sgarbi.

“Finalmente le istituzioni tutte unite – conclude Franceschini – prendono un impegno forte e chiaro per dare un nuovo futuro allo stadio progettato dall’architetto Nervi, un bene pubblico, un simbolo del calcio, di bellezza architettonica che ci è invidiato in tutto il mondo e che resterà per sempre di Firenze e dei fiorentini”.

Se riavvolgiamo indietro il “nastro” della memoria ci tornano in mente i tantissimi soldi (all’epoca lire) spesi dallo Stato per i Mondiali di Italia ’90. Anche allora si preferì quasi sempre ristrutturare anziché costruire da zero. Abbiamo visto, poi, i risultati: impianti vecchi, con nessuna possibilità – o quasi – di poter organizzare attività extra calcistiche di un certo rilievo, come richiesto dai moderni club di calcio, sempre più concepiti come vere e proprie aziende. Dopo trent’anni siamo alle solite. Pensiamo ai monumenti nazionali, alle statue, ai musei, alla cultura. Tutto bello, giusto, importante. Ma uno stadio prima di tutto serve a una squadra, in questo caso di calcio. Questa, la Fiorentina, ha idee e progetti diversi, quindi, a meno che Commisso decida di tornarsene a casa, negli Usa, è probabile che la squadra viola costruisca la propria nuova casa altrove. Il futuro Artemio Franchi, che sicuramente diventerà più bello e funzionale, alla fine a cosa servirà? Siamo sicuri che quei cento milioni che saranno spesi bene?

11 Comments

  1. giancarlo guerrato Reply

    NO.
    I miei nipoti non devono avere altri debiti per pagare un o stadio che non vedranno mai e che non serve.
    Chi lo vuole se lo costruisce con i propri soldi.

  2. il calcio, con tutto quello che gli gira intorno, lo stadio lo debbono costruire in proprio. In altri Paesi funziona così quando l’attività sportiva è un business prima ancora di ogni altra cosa

  3. I fondi legati al recupero dei danni dovuti alla pandemia non sono manna piovuta dal cielo, ma verranno richiesti indietro a tutti i cittadini, e anche con forti interessi. Per questo è MOSTRUOSAMENTE INGIUSTO che tutti debbano pagare per un “servizio” assolutamente non essenziale, un semplice spettacolo di valore culturale pressoché nullo (o addirittura negativo, se contiamo le violenze e le altre manifestazioni antisociali che provoca), la cui fruizione è del tutto volontaria e interessa solo parte della popolazione. A maggior ragione se pensiamo alle cifre spropositate che girano intorno al ‘business’ del calcio: se vogliono lo stadio nuovo, prendano il denaro dagli stipendi assurdi di calciatori e professionisti del settore, dal costo dei biglietti e con una tassazione ad hoc di tutto l’indotto che sta intorno.

    • Toscoamericano Reply

      Il problema sono i politici. Commisso vorrebbe costruirne uno nuovo altrove (Campi, Bagno a Ripoli, non importa dove), ma i politici non glielo vogliono far fare perché sperano di estorcergli i soldi per metterli dove interessa a loro (Franchi, Mercafir, e quant’altro).
      Commisso non è un co9lione qualsiasi che si fa fregare da questi dilettanti allo sbaraglio.

      • Premetto che non amo il calcio e sono convinto che se, magicamente, una mattina fossero spariti stadi, palloni e quant’altro, insieme alla memoria che un simile gioco fosse mai esistito, il QI medio della popolazione italiana, in qualche decennio, crescerebbe di una decina di punti (il gioco del calcio in sé non è migliore né peggiore di altri giochi di squadra, ma i campionati professionistici producono, in tutto il mondo, effetti sociali molto più negativi, con violenze, assassini fino, addirittura, alla scintilla finale che nel ’69 accese una guerra in America Centrale).
        Proprio per questo penso che, se lo stadio calcistico deve essere, meglio lontano dai centri abitati, ad esempio nella piana fra Firenze e Prato, con opportuni collegamenti stradali e ferroviari diretti che minimizzino l’impatto sulla popolazione non affetta da tifo. Ho conosciuto persone che vivono o hanno vissuto a Campo di Marte e mi hanno raccontato i disagi che sono/erano costretti a subire ad ogni partita di serie a.

  4. dr.Strange Reply

    certo il turista che va Firenze ci va per vedere lo stadio, mica gli Uffizi….. ma fatemi il piacere! si butta giù e lo rifà Commisso a sue spese, come ha già detto e ridetto. se il suddetto Commisso si facesse uno stadio nuovo a Campi Bisenzio poi il Franchi servirebbe come parco dei divertimenti per le zanzare. in Italia abbiamo il 70% del patrimonio artistico del mondo e lo stadio Franchi non ne fa certamente parte. un’opera d’arte in cemento armato….da morire dal ridere

  5. Adriano+Zoin Reply

    No, non è giusto !!! La pandemia, ha fatto danni irrevocabili, ed il primo anno di questa abbiamo avuto un governo di incapaci che ha ancor più daneggiato il paese. Perciò, per nuovi stadi, non c`è verso. Solidiamo sopratutto la sanità e diamo un po di ossigeno alla popolazione che non solo ha avuto un periodo di “REGIME”, ma negli ultimi dieci (10) anni ha avuto una DITTATURA Social Comunista, che è giovata solamente ai politici, a tutte le istanze statali ed agli amici degli amici dei tesserati al “PCI”!!! “””SE I CLUB DI SERIE “A”, VOGLIONO AVERE AIUTI DALLO STATO, COMINCINO A (S)VENDERE GLI STRANIERI, ED A CREARE DELLA GIOVENTÙ ITALIANA, DEI CAMPIONI FACENDO SI CHE, LE MAFIE, DEGLI AMICI, DEGLI AMICI STIANO LONTANI DALLE ATTIVITÀ CALCISTICHE”””!!!

  6. Solo degli “squilibrati” potrebbero pensare ad un investimento del genere. Non è così che si crea sviluppo, ci sono strade, ponti, ferrovie, scuole, ospedali oltre alle fonti energetiche. Volete gli stadi? meno milioni ai giocatori e più investimenti nei centri sportivi.

  7. remo balestra Reply

    che il calcio sia una vera droga m che generi violenza è risaputo, ma pretendere di pagarne uno nuovo è solo assurda ipocrisia, ci son opere più importante ed utili di uno stadio per il calcio, che farebbe gola solo a malagente e politci

  8. Questo Paese ha un grosso problema, lo sfascio delle strade, la mancanza di strutture valide sia sanitarie che scolastiche, lo scombussolamento geologico e tanti altri problemi in cui la nostra società è coinvolta, passano all’ultimo posto, è più importante lo Stadio, il calcio, creare dei milionari perchè corrono dietro ad un pallone e supportarli con i soldi che servono alla gente comune. Sappiamo che purtroppo questo paese sta andando e lo si vede anche politicamente verso la crassa ignoranza dove non si pensa al futuro della nazione ma ai soldi che attualmente possono incassare senza far nulla. Gli stadi come in tutto il mondo se li costruiscano le società che si danno al calcio.

  9. Buona parte delle persone che hanno commentato non si rendono conto che il calcio non c’entra niente con la ristrutturazione di questo stadio, la fiorentina con tutta probabilità costruirà il proprio stadio altrove e sarà privato. Qui si parla di uno stadio che resterà quasi completamente in disuso e indebitare la popolazione per ristrutturarlo è follia pura.

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