Tommaso Giacomelli

Un vecchio adagio afferma che tifare Fiorentina significa sofferenza e identità. La partita vista all’Olimpico di Torino rispecchia perfettamente questo detto, perché la Viola ha sofferto (e fatto soffrire), ma soprattutto ha dimostrato identità, che si traduce anche in orgoglio e grande coesione di squadra. Il tanto ricercato attaccamento alla maglia si è fatto vedere nel momento più difficile, quello in cui era necessario sacrificarsi l’uno con l’altro per reggere all’urto degli avversari, addirittura in doppia superiorità numerica. Alla fine di una sfida tesa e carica di significato, la Fiorentina porta a casa un pareggio per 1 a 1, in modo stoico e col coltello tra i denti.

Pensare che il primo tempo è stato vissuto in modo altalenante, con una Fiorentina pungente e propositiva nella prima metà, capace di cogliere il palo con Vlahovic su assist di Ribery, e sonnecchiante nella seconda facendosi schiacciare nella propria area da parte di un Toro più volitivo, pericoloso con Zaza (traversa per lui) e Lukic – protagonista di un’azione discussa – fermato da un ottimo Dragowski. La seconda frazione di gara si apre subito col botto, con il gol di Vlahovic – ancora su assist di Ribery – annullato dalla VAR per un fuorigioco davvero millimetrico. Poi l’episodio che cambia la partita: il rosso diretto a Castrovilli. Il 10 viola viene espulso dall’arbitro Di Bello per chiara occasione da rete di Lukic lanciato verso la porta gigliata. Cinque minuti più tardi, la Fiorentina passa in vantaggio nonostante l’uomo in meno. La rete è un’autentica perla da vedere e rivedere da parte dell’uomo più atteso, Franck Ribery. L’ex numero 7 del Bayern Monaco triangola alla perfezione con Bonaventura ed entrato nell’area di rigore, prima porta a spasso la difesa del Toro, poi dribbla Sirigu e calcia verso la porta. È l’apoteosi, tutta la squadra va ad abbracciare il campione francese, al suo primo gol stagionale.

La gioia per il vantaggio però dura poco, perché pochi istanti più tardi Milenkovic si fa cacciare dopo un faccia a faccia ravvicinato con Belotti. Il capitano del Torino finisce a terra in modo plateale e rimedia solo un giallo, mentre il difensore della Fiorentina viene intimato a lasciare il terreno di gioco. I Viola devono giocare così oltre venti minuti più recupero con la doppia inferiorità numerica. Nonostante le barricate il Torino riesce a marcare il pareggio con Belotti che sfugge a Pezzella e mette in porta la rete del definitivo 1 a 1.

Nervi tesi in campo e fuori, con un clima generale che non è sembrato affatto quello tipico di un gemellaggio tra società amiche da lunga data. La linea di condotta dell’arbitro ha lasciato più di qualche perplessità e sicuramente ha influito sul poco sereno finale di gara. La posta in palio era grande, ma alla fine il pareggio fa più comodo alla Fiorentina, che si porta a quota 22 punti, mentre il Torino resta sempre in zona retrocessione con appena 15 punti. In definitiva ai Viola non è mancato il coraggio e la grinta, qualità spesso sconosciute in questa pazza stagione calcistica. Adesso testa all’Inter prossima avversaria, con una grana in più: quella di sostituire i due squalificati Castrovilli e Milenkovic.

Tommaso Giacomelli

 

Foto: Acf Fiorentina (Facebook)

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