Che non fosse solo un attore e un regista lo sapevamo. Francesco Nuti in più di un’occasione si era divertito a cantare, e aveva anche scritto alcuni brani, alcuni dei quali inseriti nei suoi film. Partecipò anche a un festival di Sanremo, nel 1988, con il brano “Sarà per te”. Ora si scopre che è anche un poeta. Lo ha svelato suo fratello Giovanni ai microfoni di Radio Toscana: “Abbiamo scoperto nei suoi quaderni e diari una serie di poesie molto belle, un lato nascosto che Francesco inseriva nei suoi film. Spero possa uscire una pubblicazione con le sue composizioni, ci stiamo lavorando, anche se è un lavoro che dobbiamo ancora portare avanti, siamo a buon punto”. Giovanni Nuti, scrittore e musicista, ha scritto alcune colonne sonore dei film del fratello.

“La sua comicità si coniugava sempre con un sentire poetico – racconta Giovanni – faceva ridere ma c’era sempre un confine con la malinconia. È il destino del comico in fondo, lui forse ha patito una specie di discriminazione in questo senso: il comico viene visto come una persona non intellettualmente elevata, lui in realtà leggeva e scriveva molto. Dovremmo riscoprire anche questo lato”.

È proprio vero, nei film di Francesco Nuti si scorgeva sempre un lato malinconico, che andava oltre le risate che l’attore di Prato era in grado di suscitare con le sue battute.

Il 3 settembre 2006 Nuti ebbe un incidente domestico, cadde per terra (forse dalle scale) e finì in coma. Da allora non si è mai ripreso completamente a livello motorio e con la parola. Ma con i suoi film, i suoi sketch in tv, le sue canzoni e le sue poesie, continua a parlarci e a regalarci sempre un sorriso e tante belle emozioni.

Foto: Wikipedia

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