Paolo Bucinelli, noto come Solange, è stato trovato morto nella sua abitazione di Mortaiolo, a Collesalvetti (Livorno). Aveva 69 anni. Personaggio della tv venuto alla ribalta negli anni Ottanta come “sensitivo”, invitato al Maurizio Costanzo Show. Dopo aveva lavorato in diversi programmi tv della Rai e anche in Mediaset. Alcuni amici da giorni non lo avevano più sentito né visto, così hanno chiamato i vigili del fuoco. Dopo l’ingresso nella casa la scoperta: il corpo di Solange, senza vita, era disteso sul divano. Alcuni giorni prima Solange si era rivolto al pronto soccorso dell’ospedale di Livorno per un problema di salute legato alla glicemia, ma dopo alcuni  controlli era stato dimesso.

Dario Ballantini, comico e imitatore di Striscia la Notizia, racconta che aveva parlato due giorni prima della morte con Solange, di cui era amico: “Mi aveva detto che lo avevano invitato a Uno Mattina – racconta al Corriere della sera -, la trasmissione della Rai, e mi chiedeva se gli ero piaciuto. Era una persona buona, di rara intelligenza, Paolo, e aveva una sensibilità assoluta, che gli consentiva di guardare nell’animo della gente. Ci scherzava. ‘Non indovino il futuro’, mi diceva ma a volte le sue rivelazioni erano impressionanti”.

Nato il 25 aprile 1952, dopo la Maturità aveva iniziato gli studi in Pedagogia all’Università di Firenze. Oltre alla tv e al cinema, aveva scritto anche sette libri, tra il 1996 e il 2013, curava le rubriche di alcuni giornali e si vedeva spesso in diversi programmi sul piccolo schermo. Si era dedicato anche alla musica, pubblicando due singoli (Angelo Angela/Palline colorate nel 1983,  Ma che bandiera è questa qua/Il mio treno la mia ferrovia nel 1986) e un album (Sole sole sole Solange) nel 2006. In tv si era visto spesso nel salotto di “Buona domenica”, ospite al programma “La sai l’ultima” e al reality “La Fattoria” nel 2004.  Molto accesa, nel 2018, una lite che Solange ebbe con il “mago Otelma”, avvenuta a Domenica In..

Si sapeva poco della sua vita privata. Nel 2001 raccontò di aver disegnato l’abito da nozze di Veronica, una ragazza siciliana con cui si sposò (ne parlò a Novella 2000).  Qualche anno dopo, invece, per la prima volto fece coming out e rivelò di avere una storia sentimentale con un professionista di Roma.

Tra le cose di cui andava più orgoglioso c’era la capacità di “leggere la mano“. Cosa che, raccontava, gli aveva insegnato la nonna: “In punto di morte mi guardò e mi disse che da quel momento avrei saputo leggere nel cuore delle persone”. Pur prendendo sul serio la cosa, ci scherzava anche. Faceva parte dello spettacolo.

 

 

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