Tommaso Giacomelli

Niente da fare per la Fiorentina dopo quattro risultati utili consecutivi, la squadra di Prandelli ferma la sua corsa. All’Olimpico di Roma, una Lazio concentrata ha la meglio sui gigliati, che per quasi 80 minuti hanno sonnecchiato. Il risultato finale è di 2 a 1, reti di Caicedo, Immobile e Vlahovic. Il serbo ha trasformato il suo terzo rigore stagionale con grande freddezza. Dei toscani si salva l’orgoglio e l’assalto finale per la caccia disperata al pareggio, mentre per il resto vi è molto da riflettere, anche sulle soluzioni tattiche scelte dal tecnico di Orzinuovi.

Prandelli a sorpresa ha lanciato dal primo minuto Martinez Quarta, difensore della nazionale argentina, visto finora soltanto nella precedente sfida romana contro i giallorossi, quando venne espulso. Panchina per la prima volta in stagione per Milenkovic, possibile uomo mercato in questa finestra di trasferimenti per la Serie A. Nuova chance da titolare per Bonaventura, nel ruolo di mezzala, che però non ha convinto. L’ex Milan finora non ha inciso nelle sorti dei Viola e anche all’Olimpico la prestazione non è stata sicuramente sufficiente. Biraghi ha invece ripreso il suo posto sulla corsia sinistra, mentre Venuti ha occupato la fascia opposta, al posto di Caceres.

Il 3-5-2 molto abbottonato e difensivista, ha evidenziato i limiti dell’organico. La squadra porta pochi uomini nell’area avversaria, lasciando troppo solo Vlahovic a lottare nell’area di rigore. Solo Ribery accompagna l’azione fino alla trequarti avversaria, mentre le mezzali sono troppo timide e non hanno mai la possibilità di calciare e liberarsi al tiro. Probabilmente questa formazione, buona per contenere, ha troppe lacune nell’offendere.

In più desta molta perplessità il cambio di Ribery, infortunato nel primo tempo, sostituito da Eysseric. Sembra quasi una mossa per evidenziare il fallimento delle campagne acquisti di Pradè, dell’ultimo anno e mezzo. I vari Duncan, Cutrone, Pulgar, Lirola e Kouame trovano pochissimo spazio e Prandelli, mettendo un esubero del passato, ha marcato la sua volontà di non far trovare più posto in squadra a determinati elementi della rosa. Probabilmente molti di quelli indicati troveranno una nuova collocazione in questo mercato di riparazione. Lo scorso inverno, Pradè ha speso quasi 80 milioni di euro, e dopo un anno si trova bocciato un operato intero.

Callejon è un capitolo a parte. Lo spagnolo trova difficoltà in questo schieramento tattico, ha avuto guai fisici e probabilmente di adattamento. Anche oggi è stato bocciato dal primo minuto, ma quando è stato messo in campo, ha dimostrato che in un ipotetico 4-3-3 può ancora dare il suo prezioso contributo, come ha fatto nel Napoli nel recente passato. Delle sirene di mercato bussano anche per lui, ma siamo sicuri che lasciar partire il numero 77 sia corretto? Il 4-3-3 visto negli ultimi minuti dell’Olimpico ha portato la Fiorentina a rendersi molto pericolosa, contro una grande squadra come la Lazio. È forse giunto il momento di provare a cambiare qualcosa? Vediamo cosa farà Prandelli a partire dalla prossima delicata sfida salvezza contro il Cagliari, serve la vittoria per respirare un po’.

Tommaso Giacomelli

 

Foto: Fiorentina Acf (Facebook)

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