Due anni fa ha dipinto il volto di Mandela, oggi l’artista Jorit è tornato a Firenze per realizzare, su una parete di una casa popolare di via Canova, un grande murale che raffigura Antonio Gramsci. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione culturale Teatro Puccini, in collaborazione con il Comune di Firenze e Casa spa. Come fa sempre con le sue opere Jarit ha iniziato il suo lavoro tracciando una frase del personaggio ritratto: in questo caso ha scritto una frase tratta da “Lettere dal carcere”, che Gramsci scrisse quando fu incarcerato sotto il fascismo. “Anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio… La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere”. La frase era contenuta in una lettera che l’intellettuale comunista scrisse al fratello Carlo nel 1927. Con questa iniziativa il Comune di Firenze e Casa spa proseguono il loro progetto volto a trasformare alcune zone della città in un museo a cielo aperto, mettendo a disposizione degli artisti alcune grandi pareti da dipingere.

Ma l’idea di raffigurare Gramsci non è piaciuta a tutti. “Partigiani, resistenza e immigrazione, sono sempre i temi principali della street art voluta dall’amministrazione comunale negli ultimi anni a Firenze”, scrive in una nota Alessandro Draghi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. “Adesso tocca ad Antonio Gramsci. L’artista Jorit lo aveva annunciato e lo ha ottenuto. La Firenze di Nardella si sta riempiendo di enormi murales dal palese richiamo ideologico: un’iconografia che ricalca quella dei regimi totalitari, ma in assenza di coerenza e di coraggio. Commissionati dalle Istituzioni e pagati da noi, in questo caso 7.000 euro dati all’associazione Teatro Puccini, che ha proposto il progetto. E così il murales tutto a un tratto appare su una parete di un edificio di Casa spa in via Canova; doveva essere in Piazzetta Sansepolcro ma poi per qualche motivo è stata cambiata la location. Sebbene sdoganata negli ultimi anni, la street art da molta opinione pubblica era considerata alla stregua del vandalismo e dell’imbrattamento dei graffiti, oggi ha assunto un’immagine diversa. Tuttavia, se può essere utile per coprire i muri di cemento dei sottopassi ferroviari o dei cavalcavia, rimane di dubbio gusto sui palazzi residenziali; siamo a Firenze non ad Harlem. Altra cosa interessante da sottolineare, dato che la giunta fiorentina è molto attenta alle tematiche ambientali, è il perché non abbia scelto di far realizzare il murales in vernice ‘airlite’, la pittura che utilizza la luce per ridurre l’inquinamento dell’aria ed elimina batteri e muffe in modo naturale, senza l’utilizzo di sostanze chimiche, come viene fatto in molte città europee e del nord Italia. Appreso poi che il Pd ha a cuore la riqualificazione artistica e culturale della città, proporremo al consiglio comunale qualche figura novecentesca da rappresentare nei prossimi murales, magari in linea con la storia fiorentina; perché non dedicare un’opera di street art proprio a D’Annunzio che ha convissuto con l’attrice Eleonora Duse per più di un decennio sulle colline di Settignano? Perché – conclude Draghi – la maggioranza a Palazzo Vecchio ha bocciato una mia mozione che chiedeva di dedicare un murales a Norma Cossetto sul muro esterno di Villa Basilewsky, a costo zero, in largo Martiri delle Foibe?”.

Dalla bacheca Facebook dell’assessore alla Cultura di Firenze Tommaso Sacchi

Chi è Jorit

Artista italiano, Jorit è specializzato in arte urbana. Si sono occupati dei suoi lavori alcune grandi testate giornalistiche internazionali: The Guardian, Bbc, Middle East Eye, TeleSur, Euronews. Ha iniziato a farsi conoscere dal 2005 con una serie di graffiti realizzati a Napoli, anche sui treni e sui muri della città. Tra il 2000 e il 2010 diventa un artista internazionale, sempre legato alla strada. Da 2013 si concentra esclusivamente sui volti umani. Guarda i murales di Jorit.

Foto: Jorit (Facebook)

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6 Comments

  1. MAURIZIO GIANNOTTI Reply

    Sarebbe stato più carino un ritratto di Marylin Monroe, quale quello famosissimo di andy Wharol!!!

  2. Ancora una menata nostalgica comunista! Meglio Cosimo dei Medici il Vecchio, o Lorenzo il Magnifico, oppure Bianca Capello! I comunisti hanno stufato!

  3. E’ bello vedere che mentre molti italiani muiono di fame e sono costretti a pagare sempre più tasse lo stato butti via dei soldi per fare propaganda vetero comunista.

  4. Gramsci appartiene nel bene e ne l male al patrimonio storico, filosofico e letterario italiano. Il fascismo ideologico e manganellaro lasciatelo ai nazisti baizuo: è l’unica cosa che li tiene in piedi e uniti.

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