Durissima polemica, in Toscana, sulla gestione della Sanità. Analizzando i numeri pare che i posti letto siano sufficienti, i problemi deriverebbero dalla carenza del personale: in altre parole, medici e infermieri sarebbero pochi, specie in un momento come questo. A questa accusa il presidente della Regione, Eugenio Giani, dalle colonne del Corriere Fiorentino ha così replicato: “Da febbraio a oggi abbiamo assunto 2.825 infermieri, 1.629 operatori socio-sanitari, 82 cardiologi, 92 anestesisti. Quando vedo questi numeri, circa 5mila persone assunte, penso che qualcosa sia stato fatto. Però chi sta sul territorio dice che questa mole di persone assunte non ha avuto riflessi. Su questo tema – accusa – sarò ancora più rigoroso nei confronti dei direttori generali: voglio capire dove hanno mandato queste persone”.

Giani punta il dito sui direttori delle aziende sanitarie e ospedaliere. Che fine hanno fatto tutte quelle risorse assunte dalla Regione per rafforzare gli organici dopo i tagli degli ultimi anni (pre Covid)? Che vi siano carenze di organico è confermato un po’ da tutti: medici, ordini professionali, sindacati. Se andiamo a vedere bene i numeri, nel dettaglio, scopriamo che una buona parte di quegli assunti lavorava già: si tratta, quindi, di regolarizzazioni dei precari. Una buona notizia, ma che non va ad aumentare il personale effettivo. Il Corriere Fiorentino citando fonti sindacali parla di circa 3mila regolarizzati, cui si aggiungono 2mila nuovi ingressi. Le carenze negli organici, inoltre, pagano anni ed anni di tagli, come spiega Giancarlo Landini, direttore specialistiche mediche Asl Centro. I nuovi ingressi sono andati a tappare un buco importante venutosi a creare, riportando quasi alla normalità gli organici. Ma con lo tsunami Covid l’emergenza è di nuovo esplosa. “Servirebbe il doppio del personale che abbiamo”, argomenta Landini. Solo per i pronto soccorso, ad esempio, occorrerebbero almeno 300 medici, per arrivare alla “normalità”.

Se la situazione è grave per i medici, lo stesso è per gli infermieri. Può capitare che uno di loro a inizio turno abbia da curare, da solo, 17 pazienti Covid, che per la loro condizione richiedono maggiori attenzioni. Il caso è denunciato dal presidente dell’Ordine degli infermieri di Firenze e Pistoia, Danilo Massai.  Poi c’è il problema delle Residenze sanitarie assistite, dove a dare una mano vengono mandati diversi infermieri. Senza considerare che, impegnati in prima linea, molti medici e infermieri contagiati dal virus e costretti a un lungo stop (si calcola che, allo stato attuale, siano oltre 1200).

Intanto per alleggerire gli ospedali Giani annuncia 1.500 camere negli alberghi sanitari: già oggi sono 937, disponibili in 31 hotel, e sono occupate per circa due terzi. Sono 18 gli hotel nel territorio della Asl centro, con 646 camere di cui 446 occupate; 10 gli alberghi nella Asl Nord Ovest, con 235 camere di cui 132 occupate; e tre gli hotel nella zona Sud Est, con 56 camere di cui 43 occupate. Le tre Asl toscane si sono attivate per reperire ulteriori posti. L’assessore regionale alla salute, Simone Bezzini, ha spiegato che gli alberghi sanitari oggi hanno un nuovo utilizzo: ospitano pazienti con sintomatologia lieve, che possono esser curati al di fuori dal ricovero ospedaliero, e sono affidati alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca) che garantiscono il controllo medico e sanitario giornaliero.

Forza Italia: “Cifre non veritiere”

“Le cifre fornite dalla Regione Toscana sulle nuove assunzioni in sanità non sono veritiere”, affermano Marco Stella, capogruppo di Forza Italia in Regione Toscana, e Giampaolo Giannelli, vice coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze. “Anzitutto, medici e infermieri contestano le cifre fornite da Giani, asserendo che in realtà si è trattato perlopiù di stabilizzazioni e non di nuove assunzioni; se si tolgono inoltre pensionamenti e dimissioni per passare al privato o al convenzionato, i numeri reali sono molto lontani da quelli indicati da Giani, con consistenti carenze di organico nella maggior parte delle discipline. Ed ancora, secondo quanto rilevato da Anaao/Assomed solo nel settore urgenza ed emergenza (per capirci 118 e pronto soccorso) mancherebbero, solo in Toscana, 300 medici di organico standard. Stupisce, in un momento così particolare, nel quale stiamo combattendo una vera e propria guerra, nella quale i medici e tutte le componenti sanitarie sono in prima linea, spesso in condizioni difficili – accusano i due esponenti di FI – che il presidente Giani, anziché compiere una forte assunzione di responsabilità, proceda ad una sorta di scaricabarile che certamente nuoce a tutto il sistema. Appoggiamo quindi totalmente le richieste di Intersindacale Medica, in particolare per andare a colmare nell’immediato le falle presenti nell’emergenza/urgenza, con bandi di concorso semplificati e col reclutamento di Medici del 118 con contratti a convenzione. Occorre fare di tutto sia per risolvere le reali carenze di organico, assicurando servizi efficienti per i cittadini, sia per tutelare una categoria che in questo momento è sottoposta a tali pressioni, fisiche e psicologiche, da aver bisogno di un sostegno e un aiuto costante dalla politica, e non di uno scarico di responsabilità”.

1 Comment

Scrivi un commento