Torna a ripetersi ciò che già era accaduto a febbraio-marzo. Nelle seconde case dei luoghi di vacanza della Toscana si trasferiscono (prima che entri in vigore l’ultimo dpcm) le persone che abitano nelle altre regioni, alcune delle quali “rosse”. Un tema spinoso che si inserisce nel vuoto normativo lasciato dal Governo: non esiste infatti alcun divieto a raggiungere la Versilia da Milano prima dell’entrata in vigore il dpcm. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, la vede così: “Questa possibilità c’è – dice a Un giorno da pecora su Rai Radio 1 -. Per ora non ho segnali al riguardo, però teniamo monitorato questo fenomeno perché non sarebbe giusto”.

Gli arrivi (da Milano ma non solo) riguardano diverse località di mare: non solo la Versilia (Forte dei Marmi e Pietrasanta in primis) ma anche la Maremma e l’isola d’Elba. Ma cosa prevede il dpcm? È vietato “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione”, con le eccezioni previste per comprovati motivi di lavoro, studio, salute e necessità. Il divieto dunque esiste, ma solo dopo l’entrata in vigore del dpcm: prima ci si può spostare. Ed ecco le che le seconde case si sono già riaperte.

Alberto Stefano Giovannetti, sindaco di Pietrasanta, sottolinea che “il Governo ha sottovalutato, ancora una volta, il fenomeno delle fughe dalle cosiddette zone rosse. Non c’è nulla di illegale, fino a quando non ci sarà una legge o un’ordinanza, che lo renderà tale. I comuni non possono chiudere le frontiere. A Roma hanno sottovalutato una problematica che per aree come la nostra generano comprensibile preoccupazione nei cittadini”. Basti pensare che solo a Pietrasanta vi sono circa 6.000 seconde case su 17mila abitazioni complessive. “Quello che possono notare – prosegue Giovannetti – e che noi tutti abbiamo notato in questi mesi è che ci siano molte seconde case aperte. È un fenomeno in corso dalla fine del lockdown generale. Così come notiamo che ci sia in atto un boom nelle richieste di compravendita di case o di affitti anche con contratti annuali. La motivazione è ovviamente il Covid. Chi ne ha la possibilità – conclude – cercherà di trascorrere nelle seconde case di mare come nel nostro caso, campagna e montagna, eventuali periodi di limitazione”.

I problemi potrebbero sorgere nel caso in cui peggiorasse la situazione della pandemia, con più casi positivi (e malati) che andrebbero a gravare sui sistemi sanitari regionali.

 

Foto: Forte dei Marmi

 

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