Cerimonia importante, a Livorno, nella sede della 2^ Brigata Mobile Carabinieri: al Gruppo di intervento speciale (Gis) dell’Arma dei Carabinieri è stata formalmente consegnata la Bandiera di Guerra, concessa con decreto del Presidente della Repubblica del 22 aprile 2020. Era presente, per l’occasione, il Comandante Generale Gen. C.A. Giovanni Nistri.

Che significato ha questa bandiera? In gergo militare è il simbolo dell’onore, delle tradizioni, della storia delle Forze Armate e del ricordo dei Caduti. Nello specifico accompagna la Forza Armata, il Corpo armato o il reparto cui è stata assegnata per tutta la sua vita operativa e viene difesa fino all’estremo sacrificio. Essa ha anche un altro forte significato simbolico: è davanti ad essa che il militare presta il proprio giuramento.

Il Gis è stato fondato il 16 gennaio 1978 come unità speciale con compiti antiterrorismo: fu inserito, all’epoca all’interno dell’allora 1° Battaglione CC Paracadutisti “Tuscania”. Nel 1984 è stato identificato quale Unità di Intervento Speciale a disposizione del Ministero dell’Interno. Il reparto può compiere azioni speciali, ad elevato rischio, contro il terrorismo. Altri possibili impieghi: operazioni per la liberazione degli ostaggi, riassunzione del controllo di obiettivi di vitale interesse nelle mani di terroristi, interventi risolutivi su aerei, treni ed autobus nei casi di dirottamento o di sequestro, operabilità in ambienti NBC con pericolo di radiazioni nucleari, batteriologico o chimico.

Nel 1994 c’è stato un altro ampliamento dei compiti del reparto: le operazioni finalizzate alla cattura di latitanti di spicco, in importanti operazioni antidroga e in operazioni finalizzate all’esecuzione di ordini dell’Autorità Giudiziaria in presenza di caratteristiche ambientali con notevoli difficoltà d’esecuzione. Dl 1998 il Gis è stato schierato anche nell’ambito di missioni internazionali per il mantenimento della pace. A partire dal 1º gennaio 2004 il Gis è inoltre entrato a far parte del Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali dello Stato Maggiore della Difesa, con rango pari a quello delle altre unità incursori e dal 2008 è stato riconosciuto reparto che può concorrere alla costituzione di task group land e maritime di Forze Speciali, con capacità di operare nell’intero spettro delle operazioni speciali per la liberazione di ostaggi e la cattura di terroristi.

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