Guido Martinelli

Il cammino dell’evoluzione umana non è una linea retta. Insomma, è chiaro a tutti che non è lunga e diritta la strada di questo strano bipede che popola questo pianetino disperso nell’immenso universo. La stanchezza che provoca questo lungo e impegnativo percorso di cui non si conosce con certezza la partenza, l’arrivo e la motivazione, porta a soste,
ripensamenti, distrazioni, cambi di direzione.

Infatti, a volte, il timore del futuro sembra condurre questo primate a rivedere i le proprie azioni e di conseguenza a ripercorrere tragitti già sperimentati e abbandonati per la loro pericolosità. Mi riferisco, in questo caso, alla dittatura. Secoli di storie e di abomini corredati da sofferenze e fiumi di sangue sembravano aver convinto tutti ad aborrirla come forma di governo auspicabile, soprattutto dopo aver sperimentato il più liberale e meno cruento governo democratico. Eppure ci risiamo, come sottolineano tanti autorevoli benpensanti, molto apprezzati dai loro cari, per i quali siamo entrati, sia pur senza sapere come e perché, dentro una nuova e non meno pericolosa “dittatura”, stavolta di natura “sanitaria”.

Insomma, sembra che nell’indifferenza generale siano andati al potere individui che non indossano, come in precedenti momenti dittatoriali, camicie colorate (brune, nere, rosse) bensì non meno innocenti camici bianchi. Questi nuovi, feroci caporioni, coi volti nascosti da variopinte mascherine, vengono descritti brandenti minacciosi stetoscopi, un’arma non meno violenta di mitragliatrici, fucili e bombe molotov. Per non parlare del loro grido di battaglia, quel rituale e noto “dica trentatrè”, che pare non meno innocuo dei più vibranti e funerei “eia eia alalà” o “compagni, all’assalto”.

Per non parlare delle armi che sembrano usare contro i reprobi, tipo le terribili supposte, dall’efficacia non inferiore ai quasi similari ma più ingombranti siluri. E le siringhe? Non ci dimentichiamo come queste, affilate armi, possano risultare più adatte di qualsiasi tortura ad infliggere punizioni esemplari a chi non intende soggiacere ai tremendi diktat di questi nuovi nemici della libertà individuale.

Converrete con me che questa nuova casta di potenti che sta tenendo in scacco l’intero pianeta con lo spettro della pandemia, deve aver avuto degli ispiratori, dei padri ideologici. Al riguardo ho alcuni dubbi che non riesco a sciogliere. Sarà stato il fascinoso “Doctor House” o il tentacolare “Octopus”, l’acerrimo nemico di Spider-Man? Oppure è il caso di non andare a cercare lontano indicando più nostrani soggetti come il recente e simpatico “Medico in famiglia” interpretato dal buon Giulio Scarpati o il vetusto ma inossidabile “Medico della Mutua”, cui dette le proprie
fattezze il mitico Alberto Sordi? Ai posteri, ai posteri!

SPIGOLATURE / Idee, recensioni, opinioni, fatti, chiacchiere di Guido Martinelli

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