Nella tarda mattinata di domenica lungo l’argine del fiume Arno, a Castelfranco di Sotto (Pisa) alcuni passanti hanno notato il corpo senza vita di un uomo: subito hanno dato l’allarme. Il corpo era stato colpito da un coltello o un oggetto a punta (cacciavite o punteruolo), con due ferite mortali che gli sono state inferte alla gola. La vittima indossava pantaloni di una tuta nera, una maglietta grigia e scarpe da passeggio. Non aveva con sé documenti e telefono cellulare: forse glieli hanno portati via?

La zona dove è stato trovato il corpo è frequentata da diverse persone che praticano il jogging. Tutte le piste sono aperte: prima di tutto si cercano risposte dall’autopsia, ma ovviamente è necessario risalire all’identità della vittima, per conoscere a fondo la sua vita, i suoi contatti e gli ultimi spostamenti fatti. Come dicevamo gli inquirenti non escludono alcuna pista: dalla rapina finita male (ma al momento sembra improbabile) al regolamento di conti. Sarà fondamentale anche sapere il tipo di arma: se risulterà che ne è stata utilizzata una impropria potrebbe essere che l’omicidio non sia stato premeditato. Le forze dell’ordine devono ancora stabilire con esattezza se l’uomo è stato ucciso nel punto dove il corpo è stato trovato il corpo oppure da un’altra parte. Un’ipotesi: non si può escludere, al momento, che la vittima conoscesse l’assassino e che i due avessero un appuntamento, in un luogo isolato, prima del delitto.

Secondo quanto scrive il Tirreno il cadavere è di Roberto Checcucci, 53 anni, disoccupato, originario di Firenze e residente da una decina di anni a Fucecchio con il fratello, la mamma e la zia. Chi lo conosceva lo descrive come una persona riservata che amava le passeggiate. È questo che lo avrebbe spinto lungo l’argine dell’Arno, dove ha trovato la morte.

5 Comments

  1. mario galaverna Reply

    C’è una terza ipotesi che voi giornalisti dovete cacciarvi bene in testa, il jihad casalingo. In occidente ci sono molte orecchie sensibili ai dettami dell’ISIS

  2. leggere gli isterismi di chi ha il terrore dei comunisti e dei jahdisti nascosti sotto al letto ..non so s efaccia ridere o piangere..Io vedo un altra ipotesi..un incontro tipo furtivo con problemi di pagamento o tentativo di rapina ..

  3. investigator113 Reply

    la prima ipotesi da mettere in conto sempre quando manca il cellulare i soldi borsa e documenti è puntare sull’aggressione di un clandestino, poi si fanno altre ipotesi

  4. eh si…solo i clandestini assaltano..gli italiani invece… diciamo che la prima ipotesi che fa un RAZZISTA e’ che sia stato un clandestino..se poi invece era un suo itelianissimo vicino di casa-…hoopppsss…

  5. mario galaverna Reply

    A me fanno ridere i lorenzo van che negano la realtà ben palesata dalle gesta giornaliere dei suoi amici d’importazione. Quanto di pagano per presidiare il web a difesa dell’indifendibile? Oggi, la prima ipotesi è l’aggressione di un clandestino, vuoi per rapina vuoi per religione o che altro frulla loro per la testa.

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