A Cascina (Pisa), il comune che nel 2016 vide la clamorosa vittoria della leghista Susanna Ceccardi, i cittadini dovranno andare al ballottaggio per decidere a chi consegnare le chiavi del municipio. Se le contenderanno il candidato del centrosinistra, Michelangelo Betti, e quello del centrodestra Leonardo Cosentini.

Betti è in vantaggio con il 38,68%, davanti a Cosentini con il 33,11%. In numeri assoluti parliamo di 9.351 voti per il centrosinistra contro 8.006 voti per il centrodestra, con un distacco di 1.345 voti. Gli altri candidati: Dario Rollo (Valori e Impegno civico) al 9,11%; Cristiano Masi (Cascina Oltre) 9,11%; Fabio Poli (M5S/Lavoro, sviluppo e ambiente) 7,73%; Michele Parrini (Progetto Cascina) 2,27%.

Nel secondo comune della provincia di Pisa è andato a votare il 70,26% degli aventi diritto, un bel balzo in avanti rispetto al 2016 (quando al ballottaggio vinse Susanna Ceccardi): quella volta alle urne andò il 55,54%.

Le possibili alleanze in vista del ballottaggio: Rollo, sindaco reggente (nel 2016 eletto con la Lega), darà indicazione di voto per Cosentini? Probabile. Masi (che ha più volte detto “mai con la destra”) e Poli sosterranno Betti? Complessivamente il bottino raccolto dai tre è di 6.272 preferenze: sarà decisivo perché la distanza tra i due sfidanti al ballottaggio è di 1.345 voti. Sulla carta Cosentini dovrebbe poter contare sui voti di Rollo, mentre quelli di Masi e Poli a rigor di logica dovrebbero convergere su Betti. La politica però non si fa con il pallottoliere. Gli accordi elettorali o apparentamenti che dir si voglia sono importanti, ma a decidere veramente il risultato, con la loro croce sulla scheda, saranno gli elettori.

Il commento dei due candidati

“A Cascina c’è stato un effetto trascinamento siamo vicini ad un terzo dei seggi scrutinati e la Lega si è quasi dimezzata: passa dal 34 per cento a poco meno del 20”, dichiara all’Adnkronos Michelangelo Betti. “Si parla sempre di Cascina come elemento di lettura rispetto alla politica nazionale. La presenza di queste liste di centro in gran parte di ispirazione cattolica nella nostra coalizione anticipa una sperimentazione anche in chiave nazionale che va oltre i Cinque stelle. Raccogliere liste civiche dal territorio per ristrutturare un rapporto diretto con cittadini”.

“Personalmente sono molto soddisfatto – afferma Leonardo Cosentini all’Adnkronos -. Anche considerato il clima generale a livello regionale. La frammentazione ha sicuramente in qualche modo differenziato il voto. Ma siamo abbastanza vicini e possiamo recuperare il gap. Siamo aperti al dialogo con altre liste civiche senza preclusione ideologica”. Anche con quella del sindaco facente funzione Dario Rollo? “Non c’è nulla di scontato. Noi ci rivolgeremo a tutti gli elettori. Per sua estrazione il sindaco Rollo è più orientato verso il centro destra, dunque i punti del programma possono vedere convergenze. In genere le liste civiche sono trasversali per natura. Pertanto noi ci proponiamo di parlare con un mondo che al primo turno non ci ha scelto”.

Come andarono le cose nel 2016

Il voto che segnò il trionfo della Ceccardi vide questi risultati dopo il primo turno: Alessio Antonelli (centrosinistra) 42,46%, Susanna Ceccardi (centrodestra) 28,40%, Claudio Loconsole (M5S) 17,87%, Michele Parrini (Progetto Cascina) 7,81%, Mario Minuti (Sinistra e Comunisti) 3,44%.

Al ballottaggio Ceccardi vinse con il 50,29% di voti, pari a 8.897 voti. Antonelli si fermò al 49,71%, con 8.796 preferenze. La differenza, tra i due, fu di soli 101 voti. Rispetto al primo turno Ceccardi ottenne un incremento di 3.411 voti; il balzo in avanti di Antonelli si fermò a 593 voti. L’affluenza al primo turno fu del 55,54%, al ballottaggio arretrò al 51,02%. Nel 2011 l’affluenza era stata del 63,23%.

3 Comments

  1. lorenzo van perg Reply

    si vede che la ceccardi aveva governato veramente bene…lolol

  2. dr.Strange Reply

    quando uno/a viene eletto/a sindaco contro i pronostici e conquista un comune importante, fa il sindaco e non va a cercare dopo poco tempo altre seggiole, altrimenti chi ti ha votato si sente preso in giro. è questione di buon senso

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