Il 20 e 21 settembre 3.012.721 cittadini sono chiamati alle urne per eleggere il prossimo presidente della Regione Toscana e 40 consigliere regionali. Per la prima volta il risultato non è scontato: i candidati del centrodestra (Susanna Ceccardi) e del centrosinistra (Eugenio Giani) sono divisi da pochi voti, almeno stando agli ultimi sondaggi, e la scelta degli indecisi sarà decisiva più che mai.

In realtà sulle schede gli elettori non troveranno solo due nomi. Sono ben sette, infatti, i candidati in corsa per la presidenza della Regione. Scopriamo chi sono e quali liste li sostengono.

Eugenio Giani (centrosinistra): Pd, Italia Viva/+Europa, Svolta, Orgoglio Toscana, Sinistra Civica Ecologista, Europa Verde

Susanna Ceccardi (centrodestra): Lega, Forza Italia/Udc, Fratelli d’Italia, Toscana Civica

Irene Galletti: Movimento 5 Stelle

Tommaso Fattori: Toscana a Sinistra

Salvatore Catello: Partito Comunista

Marzo Barzanti: Partito Comunista Italiano

Tiziana Vigni: Movimento 3V

 

Alcune regole da conoscere

Oltre al presidente della Regione i toscani eleggeranno anche i consiglieri: quaranta in tutto (quarantuno con il presidente della giunta che ne fa parte integrante), lo stesso numero del 2015, quindici in meno rispetto al 2010 e ben venticinque in meno rispetto al 2005. Per la coalizione vincente è previsto un premio di maggioranza (variabile): su quaranta seggi non potrà averne meno di 23 (ma non più di 26).

Soglia di sbarramento:
potranno avere un rappresentante in consiglio regionale solo le liste che raccolgono più del 5% dei consensi in tutta la regione o, se parte di una coalizione e la stessa ha superato il 10%, se hanno raccolto più del 3%. Il calcolo della soglia si effettua sul totale dei voti validi alle liste e non su quello ai candidati presidenti.

Premio di maggioranza: se il presidente eletto ottiene più del 45% dei voti, la coalizione che lo sostiene avrà diritto ad almeno 24 seggi (il 60% dei quaranta in palio) ma non potrà andare oltre 26. Se il presidente eletto raccoglie tra il 40% e il 45% dei voti, la coalizione che lo sostiene avrà diritto da 23 a 26 seggi: se non li ha raccolti con i voti, le saranno assegnati con il premio di maggioranza. Se nessun candidato ottiene almeno il 40% al primo turno (e si andrà al ballottaggio), 23 saranno i seggi assegnati alla coalizione del candidato vincente. In questo modo il presidente eletto potrà sempre contare su una maggioranza sufficiente per governare. La legge toscana garantisce anche l’opposizione: alle minoranze sono riservati complessivamente almeno 14 seggi. Se una coalizione raccoglie più del 65% dei consensi, i consiglieri assegnati non potranno essere più di 26. Un consigliere (almeno) per ogni circoscrizione. Infine ognuna delle tredici circoscrizioni ha diritto a vedere eletto almeno un consigliere regionale, in modo da essere rappresentata.

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