Il comandante dei vigili urbani di Siena, Cesare Rinaldi (53 anni), è stato sospeso dal servizio perché indagato di stalking continuato nei confronti di una donna, minacce e accesso abusivo ai sistemi informatici protetti delle forze di polizia (a luglio il pm aveva chiesto i domiciliari). Con lui è stata sospesa anche la moglie.

La donna che ha denunciato Rinaldi, una dipendente pubblica che un tempo era sua amica, avrebbe ricevuto telefonate, sms, squilli e lettere con minacce e frasi volgari. Sono stati registrati almeno 150 contatti ricevuti, che si sommano ai cento ricevuti dal convivente della donna e i 90 del figlio. Cos’è che ha scatenato questa ossessione? Pare che il motivo sia la conclusione di una relazione. Gli inquirenti indagano.

Rinaldi avrebbe coinvolto anche altre persone nel suo piano: due o tre carabinieri, un agente dei servizi segreti e un dipendente del Comune. Oltre a sua moglie, Cristina Casini, vigile urbano. Quest’ultima avrebbe controllato, attraverso le immagini delle telecamere, gli accessi alla ztl della donna, attivandosi per bloccare le pratiche del suo permesso.

Gli avvocati di Rinaldi, Enrico de Martino e Lorenzo de Martino, quando a fine giugno uscì la notizia che il loro assistito era stato indagato contestarono “con fermezza la grave e infamante ipotesi di reato”, aggiungendo poi che lui stesso era stato oggetto di messaggi minatori da parte di ignoti nello stesso periodo oggetto di indagine.

 

 

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